La Camera dei Comuni non voterà lunedì sull’accordo raggiunto tra il governo di Boris Johnson e i negoziatori di Bruxelles sulla Brexit. Lo ha annunciato lo speaker dell’Aula di Westminster, John Bercow, che ha respinto la mozione presentata dall’esecutivo Tory. Il motivo, ha spiegato Bercow, è che l’istanza non può essere riproposta nella stessa forma di sabato quando, dopo l’approvazione dell’emendamento presentato da Oliver Letwin che chiede un rinvio dell’uscita oltre il 31 ottobre anche in caso di approvazione dell’accordo, il premier aveva deciso di optare per il rinvio del voto.
“La mozione non sarà discussa oggi perché farlo sarebbe ripetitivo e turbolento”, ha detto Bercow. A questo punto, per il governo è corsa contro il tempo per far approvare entro questa settimana le leggi attuative dell’uscita dall’Ue e ripresentare il deal subito dopo, in un contesto nuovo. Se così non fosse, le alternative rimarrebbero due: nuovo rinvio o, come spera Johnson, no deal.
Johnson si è dichiarato “deluso” dalla decisione di Bercow. Così facendo, ha tagliato corto un portavoce di Downing Street, “ha negato la chance di attuare oggi la volontà del popolo britannico” espressa nel referendum del 2016.
Intanto a Bruxelles l’iter prosegue. Il Consiglio europeo, a 27 membri, muove “il primo passo formale per portare a termine l’accordo di divorzio” sulla Brexit, si legge in una nota del Consiglio. Stamani – recita il documento – sono stati adottati “la decisione sulla firma dell’accordo di recesso e la bozza adattata delle conclusioni del Consiglio, che ora sarà inoltrata al Parlamento europeo“, per ottenerne il consenso. Il passaggio è stato compiuto con “una procedura scritta”. Il capo negoziatore della Ue, Michel Barnier, ha riferito “ieri” agli ambasciatori dei Paesi Ue e “oggi pomeriggio” a Strasburgo farà lo stesso con la commissione sulla Brexit dell’Europarlamento e con il Collegio dei commissari.
Guy Verhofstadt, responsabile del gruppo sulla Brexit, ha annunciato che l’Eurocamera aspetterà il voto previsto a Londra: “Avviseremo la conferenza dei presidenti” del Parlamento europeo “che ci dovrà essere una totale ratifica” dell’accordo sulla Brexit “in Gran Bretagna prima che il Parlamento europeo voti sull’accordo”. “Il gruppo direttivo sulla Brexit – scrive l’europarlamentare belga su Twitter – si è riunito questo pomeriggio per discutere degli ultimi sviluppi nel Regno Unito. Abbiamo concordato di consigliare alla Conferenza dei presidenti di attendere la piena ratifica da parte del Regno Unito prima del voto del Parlamento europeo sull’accordo. Ora spetta al Parlamento britannico fare la sua scelta”.
La Commissione europea, da parte sua, ha confermato che sono in corso le consultazioni tra i 27 leader sulla richiesta di rinvio della Brexit presentata da Johnson. “Il presidente Tusk sta consultando i 27 leader Ue su questo, ed è soprattutto al Regno Unito che spetta spiegare i prossimi passi. Da parte nostra, naturalmente, seguiamo gli eventi in corso queta settimana a Londra molto attentamente”, ha riferito la portavoce Mina Andreeva durante il consueto briefing con la stampa.