Il 27 per cento dei tedeschi ha pensieri antisemiti, il 41% pensa che gli ebrei parlino troppo dell’Olocausto. Sono i risultati di un sondaggio condotto dal World Jewish Congress, l’organizzazione che racchiude le comunità e organizzazioni ebraiche di oltre 100 paesi, e svelato in esclusiva dal sito della Süddeutsche Zeitung. La rilevazione, precisa proprio il quotidiano, si è svolto due mesi e mezzo fa, quindi prima della sparatoria davanti a una sinagoga a Halle del 9 ottobre scorso – che ha provocato due vittime – ad opera di un 27enne tedesco legato al mondo dell’estrema destra.
In Germania l’antisemitismo è in crescita e la maggioranza della popolazione lo percepisce, collegando il fenomeno all’aumento di consenso proprio dei partiti di estrema destra: esiste una connessione tra i due fenomeni per il 65% degli intervistati. Un terzo ammette che gli ebrei in Germania non vengono trattati bene, mentre circa il 25% ritiene perfino che esiste il rischio di un nuovo Olocausto in Germania. D’altro canto però, appena il 44% dei tedeschi ha espresso preoccupazione per la crescente violenza contro ebrei: meno della metà.
Una conseguenza di altre risposte che arrivano dal sondaggio riportato dalla Süddeutsche Zeitung: il 12% degli intervistati afferma che gli ebrei sono responsabili della maggior parte delle guerre nel mondo. Il 22% afferma che gli ebrei sono odiati a causa del loro comportamento. E quasi la metà sostiene che siano più fedeli a Israele che alla Germania. Risposte simili arrivano anche da un sottoinsieme di intervistati, laureati con un reddito di almeno 100mila euro annui: il 28% di loro diceche gli ebrei hanno troppo potere nell’economia, mentre il 26% afferma che gli ebrei hanno “troppo potere nella politica mondiale“.