Come un’esecuzione, un colpo alla testa. Luca Sacchi, 24 anni, personal trainer, camminava con la sua fidanzata in Mommsen, vicino al parco della Caffarella, a Roma, quando due uomini si sono avvicinati e hanno colpito Anastasia, 24 anni, alla testa per strapparle lo zainetto. Il giovane ha reagito ed è stato ferito da un colpo di pistola alla testa. Luca, che avrebbe compiuto 25 anni a febbraio, era stato portato nell’ospedale San Giovanni in gravissime condizioni. Il personale medico sono intervenute, ma non ce l’ha fatta. I due aggressori, dopo l’assalto, sono scappati. Sono fuggiti a bordo di una Smart FourFour bianca.

Gli investigatori sono sulle tracce di due italiani sui 30 anni con accento romano. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri i due giovani erano appena usciti da un pub quando sono stati assaliti. Anche la ragazza è rimasta ferita, ha una contusione alla testa ma le sue condizioni non sono gravi. Un proiettile ha infranto anche un vetro del locale da dove i ragazzi stavano uscendo Al vaglio ci sono le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona. Il colpo mortale potrebbe essere stato esploso con un revolver. Non è stato ritrovato il bossolo. La procura di Roma procede per omicidio volontario. Il fascicolo è affidato al pm di turno esterno Nadia Plastina che ha affidato ai carabinieri le indagini. Gli inquirenti hanno trasmesso una prima informativa a piazzale Clodio.

“È stata peggio di un’esecuzione. Sparare un colpo alla testa a bruciapelo, uccidere per uno zainetto è assurdo. Èuna tragedia enorme” dicono gli amici arrivati dolore davanti all’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni. “Conoscevo Luca da quando era piccolo – racconta il papà di un amico storico del 24enne – è cresciuto con mio figlio. Quando abbiamo saputo ci siamo precipitati qui. Non ho avuto il coraggio di guardare negli occhi la madre. Immagino il dolore della madre. Pensare che un figlio esca di casa per andare in un pub con la ragazza e non vederlo tornare più è una cosa terribile”. In lacrime alcuni amici che conoscono da tempo Luca e Anastasia. “Stanno insieme da qualche anno – racconta un amico – Anastasia è sconvolta. Le hanno ucciso l’uomo della sua vita davanti agli occhi”. La vicenda di Luca ricorda il grave ferimento di cui è stato vittima nel febbraio scorso il nuotatore Manuel Bortuzzo. Una situazione simile, perché il ragazzo ucciso, era come Manuel in compagnia della fidanzata, in una serata che doveva essere tranquilla. Diverso il contesto, ma da più parti si solleva la questione della sicurezza della Capitale.

Intanto i genitori di Luca “hanno espresso il loro consenso alla donazione degli organi, se confermata l’idoneità del giovane all’eventuale prelievo per trapianto terapeutico” come comunica, in una nota, l’ospedale San Giovanni di Roma.

Ha collaborato Vincenzo Bisbiglia

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