La sua auto è stata travolta da un fiume di fango mentre percorreva la statale 115 vicino a Noto, nel Ragusano. E per lui non c’è stato scampo. Dato per disperso per tutta la notte, il suo corpo è stato ritrovato in mattinata. L’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla Sicilia provoca un morto, un’agente di polizia penitenziaria. La forza del torrente esondato ha risparmiato altre 16 persone, salvate dai vigili del fuoco, dopo che le loro automobili erano state investite dalla piena.
L’agente si trovava a bordo della sua auto, una Dacia Sandero, sulla strada statale 115 quando è stato travolto da un fiume di fango in contrada Stafenna, nel territorio di Noto. Il corpo è stato ritrovato sabato mattina dai soccorritori lungo la strada che collega i comuni di Noto e Rosolini.
Venerdì sera sono state tutte recuperate e sono in buone condizioni le persone che si trovavano a bordo di altre due auto investite dalla piena improvvisa di un torrente che ha invaso la statale 115 nei pressi di Ispica, in provincia di Ragusa. Si tratta di 8 persone che i vigili del fuoco hanno rintracciato nei pressi delle vetture, poco distanti dal punto in cui i testimoni avevano visto le persone travolte dall’acqua.
Intanto anche sabato le scuole resteranno chiuse in diversi comuni siciliani per il perdurare dell’allerta meteo rossa, proclamata dalla Protezione civile regionale. Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, d’intesa con l’assessore comunale alla protezione civile Alessandro Porto, ha firmato la relativa ordinanza che prevede, tra l’altro, per oggi la chiusura degli edifici scolastici di ogni ordine e grado e l’interdizione delle aree pubbliche potenzialmente a rischio quali parchi e giardini pubblici, mercati e cimiteri.