“Professor Draghi, caro Mario, come cittadino europeo desidero dirti grazie”. Sergio Mattarella si è concesso uno strappo ai consueti toni formali da presidente della Repubblica nel suo intervento alla cerimonia a Francoforte per la conclusione del mandato di Mario Draghi al vertice della Bce. Secondo il capo dello Stato grazie all’ex governatore della Banca d’Italia, l’Europa è “più solida e inclusiva” e nel suo lavoro di presidente della Bce ha dimostrato un “coraggio razionale“.
Per il Mattarella tale coraggio è stato “razionale” perché sempre “sostenuto dall’analisi e dagli approfondimenti che venivano dall’Istituzione stessa, dal Consiglio nella sua collegialità; in un contesto che è, per sua natura, caratterizzato da incertezza nelle reazioni dei singoli e dei mercati. Coraggio associato alla capacità di ascoltare il dissenso, le voci critiche ma anche di valorizzare il contributo di chi sa sfidare visioni consolidate”.
Secondo il presidente della Repubblica il mandato di Draghi avrebbe garantito sopravvivenza alla stessa moneta unica: “Nel 2011 l’impatto della crisi finanziaria imponeva all’unione e alla Banca, in primo luogo, un cambio di passo. La sfida infatti era presto divenuta esistenziale: sconfiggere la percezione della possibilità, se non del rischio, di dissoluzione dello stesso eurosistema. Una possibilità, e un rischio, che oggi possiamo considerare sconfitti”:
In questo quadro, ha continuato Mattarella, “l’architettura complessiva della moneta unica si è irrobustita, si sono opportunamente rafforzate le regole comuni relative ai bilanci pubblici, si è creato il Meccanismo di Stabilità, si è posto mano al sistema bancario, con la sorveglianza unica, impostando, al contempo, sia il Meccanismo di Risoluzione delle crisi bancarie sia una salvaguardia al livello europeo dei depositi sebbene resti ancora da completare un loro sistema comune di assicurazione”. Ecco perché Draghi, in questi otto anni, è stato autorevolmente “al servizio di un’Europa più solida e più inclusiva, interpretando la difesa della moneta unica come una battaglia da condurre con determinazione contro le forze che ne volevano la dissoluzione”. Per Mattarella “oggi possiamo dire che il sistema” economico europeo “è più solido“, ha sottolineato riferendosi a occupazione, sistema bancario, integrazione fra gli Stati membri, “sostegno popolare all’euro”.