L'assemblea di Palazzo Marino approva una mozione della maggioranza di centrosinistra. Il primo cittadino alle società: "Il piano era troppo a loro favore: i volumi erano non realistici, eccessivi". Nell'atto di indirizzo spinta su rigenerazione urbana, più verde e riqualificazione dell'area con nuove funzioni, da calcio femminile e settori giovanili a spettacoli e concerti
Avanti col progetto del nuovo stadio di Milano di Milan e Inter, ma a patto che non si abbatta il vecchio impianto di San Siro, il Giuseppe Meazza. E’ su questo punto che il consiglio comunale di Milano ha dato il via libera alla mozione della maggioranza di centrosinistra con 27 voti favorevoli, 11 contrari e 7 astenuti: tra questi ultimi alcuni consiglieri di Forza Italia e Milly Moratti che invece è stata eletta nel Pd e come noto moglie del petroliere ed ex presidente dell’Inter Massimo Moratti. “Io sono contento del parere favorevole – sottolinea il sindaco Beppe Sala – ma quello che ne ricavo è che quello che è il progetto come è oggi non è un progetto accettabile. Quindi è da qua che si ricomincia a lavorare a livello di giunta. Ho votato anche io e ho votato favorevolmente: quello che penso è che i volumi che sono stati chiesti sono volumi non realistici, sono eccessivi“. Da ora dunque, precisa Sala, “parte la discussione vera con le società. Credo siano consapevoli del fatto che il piano che ci hanno proposto era troppo a loro favore, non si può vedere un singolo aspetto… e se si arrivasse a un accordo si arriverà lavorando su più aspetti. Dobbiamo riportare questa proposta un po’ più nell’interesse del Comune di quanto lo sia fino a ora”.
L’ordine del giorno approvato dall’assemblea di Palazzo Marino invita tra l’altro il sindaco e la giunta a considerare “decisive e imprescindibili” alcune condizioni. Tra queste, appunto, la richiesta di non abbattere lo stadio esistente ma di pensare a una sua riqualificazione. Il documento chiede l’apertura di un confronto con Inter e Milan per definire un “progetto dettagliato” che abbia come obiettivo anche la “rigenerazione urbana“. L’obiettivo prioritario è “minimizzare l’impatto ambientale (qualità dell’aria, inquinamento acustico, consumo di risorse energetiche e idriche, consumo di suolo e aumento della permeabilità, riduzione degli impatti da cantiere, mobilità sostenibile) realizzando una cittadella di sport e servizi ‘car free’, che connetta il quartiere attraverso corridoi verdi alle grandi aree site ad ovest”.
L’odg chiede poi che sia data maggiore attenzione al verde: “Anche alla luce del fatto che la superficie verde nell’area San Siro è attualmente il 18% dello spazio totale, il progetto dovrà prevedere un incremento significativo di verde pubblico fruibile rispetto alla situazione attuale, garantendo inoltre il rispetto di criteri ambientali che il nuovo Pgt (il piano regolatore, ndr) delinea”. Dall’altra parte si chiede “una consistente revisione del carico insediativo rispetto a quanto prospettato dalla proposta attraverso la riduzione degli indici volumetrici“. E’ questo il punto su cui si è soffermato in particolare il sindaco Sala.
Infine il no all’abbattimento del Meazza: “Anche alla luce dei pareri espressi dalla Soprintendenza, dal Politecnico e dalla Conferenza dei servizi l’ipotesi di abbattimento dello stadio Meazza si ritiene superata. Deve pertanto essere prevista una proposta specifica in merito alla rifunzionalizzazione del manufatto esistente. In ogni caso dovrà essere garantito ogni sforzo per individuare soluzioni efficaci e di elevata qualità architettonico paesaggistica per il progetto di riqualificazione, in funzione delle esigenze cittadine e delle richieste di servizi in una area a vocazione sportiva (Cittadella dello sport) anche immaginando nuove e rinnovate funzioni (calcio femminile, settori giovanili, altri sport e manifestazioni sportive ed extra sportive, spettacoli culturali, concerti, altro)”.