Economia

Fincantieri, la Commissione Ue aprirà un’indagine sull’acquisizione della ex Stx France per violazione delle regole antitrust

Mercoledì scade la prima fase, quella entro cui le parti avrebbero dovuto offrire spontaneamente rimedi ai timori che gli uffici di Bruxelles avevano espresso già a gennaio. Secondo quanto apprende l'Ansa, però, nessun rimedio è stato offerto alle osservazioni scaturite dalla domanda presentata dalla stessa Francia e dalla Germania in base alle norme sulle concentrazioni

La Commissione Ue aprirà un’indagine approfondita sull’acquisizione da parte di Fincantieri degli Chantiers de l’Atlantique (ex Stx France). L’operazione è stata notificata il 25 settembre e mercoledì scade la prima fase, quella entro cui le parti avrebbero dovuto offrire spontaneamente rimedi ai timori che l’antitrust aveva espresso già a gennaio, quando accettò di valutare il caso. Secondo quanto apprende l’Ansa, nessun rimedio è stato offerto e quindi Bruxelles aprirà un’indagine formale.

L’intesa sull’acquisizione fu firmata il 2 febbraio 2018 da Fincantieri con lo Stato francese per l’acquisizione del 50% del capitale della ex Stx France. Il controllo paritetico del colosso della cantieristica fu una vittoria di Macron che riuscì a evitare di perdere il 51%, come inizialmente previsto dall’accordo, dopo un lungo braccio di ferro con l’allora premier Paolo Gentiloni. Quasi un anno dopo, nel gennaio scorso, la Commissione europea ha accolto la domanda presentata dalla Francia e dalla Germania che la invitavano a esaminare l’acquisizione alla luce del regolamento antitrust. Allora l’esecutivo comunitario scriveva che “l’operazione potrebbe nuocere in misura significativa alla concorrenza nel settore della costruzione navale, in particolare per quanto riguarda il mercato mondiale delle navi da crociera” e “a livello europeo e mondiale”.

Gli uffici antitrust di Bruxelles, in particolare, hanno sottolineato che il progetto di acquisizione di Chantiers de l’Atlantique da parte di Fincantieri non raggiunge le soglie di fatturato previste dal regolamento Ue sulle concentrazioni per le operazioni che devono essere notificate alla Commissione a causa della loro dimensione europea. Tuttavia l’accordo, precisa la Commissione, è stato oggetto di notifica per autorizzazione in Francia e in Germania. Poi la stessa Francia ha presentato alla Commissione una domanda di rinvio a norma dell’articolo 22, paragrafo 1, del regolamento Ue sulle concentrazioni.

Un comportamento, quello di Parigi, che a suo tempo fu duramente criticato anche dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. È “paradossale” che “proprio mentre si crea un campione europeo della cantieristica” per “competere più efficacemente sui mercati mondiali” da parte della Francia “si coinvolga la Commissione europea in modo così ambiguo”, ha detto il premier il 26 gennaio scorso durante il il Forum economico mondiale, bollando l’intervento dell’Antitrust francese come “davvero poco comprensibile“.

Fincantieri in una nota ha “stigmatizzato la diffusione delle indiscrezioni sulla presunta decisione dell’Antitrust europeo di avviare una ulteriore fase di approfondimento, anche perché hanno determinato l’andamento negativo del titolo nel corso della giornata odierna”, ed ha espresso “dissenso verso la predetta decisione, ove venisse confermata”. Il dissenso, continuano, sarebbe confermato “ancor più se (la decisione fosse, ndr) motivata, come riportato, dalla riduzione da ‘tre a due’ dei player europei. In Europa, infatti, anche a seguito dell’operazione, sarebbero comunque presenti tre costruttori di navi da crociera rispetto ai quattro attuali”.