Dopo la polemica per il matrimonio e il fascicolo della Procura aperto proprio sull’organizzazione dell’evento che vede tra gli indagati lo stesso Colombo e il fratello del sindaco di Napoli, Claudio de Magistris, la coppia di sposi è finita anche al centro dell’inchiesta di fanpage.it ‘Camorra Entertainment’ per i presunti legami tra il cantante e personaggi legati alla criminalità organizzata campana e calabrese
La saga trash che ha per protagonisti il cantante neomelodico Tony Colombo e sua moglie Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino, ucciso il 23 agosto 2012, sul lungomare di Terracina, continua nel salotto del lunedì sera di Barbara D’Urso. Questa volta, però, si passa di grado: perché non si parla solo della carrozza, dei cavalli e delle nozze più discusse d’Italia.
Dopo la polemica per il matrimonio e il fascicolo della Procura aperto proprio sull’organizzazione dell’evento che vede tra gli indagati lo stesso Colombo e il fratello del sindaco di Napoli, Claudio de Magistris, la coppia di sposi è finita anche al centro dell’inchiesta di fanpage.it ‘Camorra Entertainment’ per i presunti legami tra il cantante e personaggi legati alla criminalità organizzata campana e calabrese. E proprio nelle stesse ore in cui veniva pubblicata la seconda parte dell’inchiesta, i due sposini sono stati ospiti (anche in questo caso, non senza polemiche) a ‘Live – Non è la D’Urso’, dove hanno affrontato le cinque sfere del programma, rispondendo alle domande di Riccardo Signoretti, Giampiero Mughini, Simona Izzo, Veronica Maya e Alessandra Mussolini, che ne ha approfittato per mandare qualche frecciatina a Roberto Saviano e al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris (“intanto Colombo ci mette la faccia, quando sulle nozze è De Magistris che dovrebbe rispondere”).
COLOMBO: “LA CAMORRA È UNA MERDA” – Colombo ci mette sì la faccia, ma non sempre le sue risposte sono convincenti. Nega ogni contatto con la camorra definendola “una merda, come tutte le organizzazioni che si basano sull’abuso e sulla violenza sulle altre persone”. E conferma: “Non c’è un’altra risposta da dare”. Meno chiare, invece, le dinamiche di relazione con una serie di personaggi entrati a far parte dell’inchiesta di fanpage.it, come Nicola Inquieto, condannato a 16 anni di reclusione, arrestato nel 2018 per associazione di stampo mafioso nella cittadina romena di Pitesti, dove aveva creato un impero immobiliare investendo i soldi della Camorra. Pochi giorni fa è finito in manette anche il fratello, Vincenzo Inquieto, imprenditore ritenuto fedelissimo del boss dei Casalesi Michele Zagaria. In un video postato su Facebook, mentre Colombo è proprio in Romania, il cantante lo definisce “fraterno amico”, ma in studio dalla D’Urso spiega: “È il linguaggio che utilizziamo al Sud, un modo di dire anche con chi conosciamo poco. Quando mi chiamano a cantare alle loro feste mi onorano. Non potevo sapere sarebbe stato arrestato un anno dopo, non chiedo il documento a quelli che incontro. Ha sbagliato e deve pagare. Se un giorno sbaglierò, pagherò pure io”. D’altro canto questo è un problema già noto ai vip, spesso fotografati con personaggi scomodi. E dalla sua sfera Alessandra Mussolini interviene (suscitando l’indignazione di Simona Izzo, ndr): “Sono a favore della musica neomelodica tutta la vita. Tanto la camorra è ovunque, non nel neomelodico. Appena c’è un appalto, un lavoro, ovunque ci sono dei soldi”. “Chi può negarlo?” le fa eco il cantante più ricercato del momento. Che ribadisce: “Non appartengo alla camorra, non ho mai avuto a che fare con questa gente, con nessun tipo di associazione camorristica. Quello che ho fatto, lo faccio con le mie forze”.
LA GENESIS E IL RUOLO DEL MANAGER – Non solo, a dire il vero. Perché a gestire la sua agenda, almeno fino a poco tempo fa, era il calabrese Agostino Iacovo. Eppure Colombo dice di averlo visto una sola volta, in Calabria, quando ha firmato il contratto. Secondo quanto ricostruito da fanpage.it è Iacopo a capo della Genesis Group, che produce il cantante, anche se sulla carta l’amministratrice è una ragazza di 24 anni, anche lei calabrese. Ad ogni modo Iacovo è indagato per false fatturazioni nella maxi inchiesta della Procura di Paola denominata Camaleonte “per aver costruito un castello di 14 società intestato a prestanome con cui riciclava denaro”. “Ha avuto dei problemi ma io non c’entro – ribatte Colombo – non posso essere responsabile di ciò che fanno gli altri. Ho a che fare con tantissime persone per il lavoro che faccio, faccio centinaia di fotografie ogni giorno”.
TINA RISPOLI: “LO DICONO LORO CHE MIO MARITO ERA UN CAMORRISTA” – Foto e video postati con personaggi scomodi a parte, ciò che resta è una carriera – quella di Colombo – iniziata quando di soldi se ne vedevano ben pochi. Così raccontano, ai microfoni di Fanpage, diverse persone vicine all’ex marito di Tina Rispoli, il boss Gaetano Marino. “Lui aveva un debito di 12mila euro e lo volevano picchiare, ma Marino disse che gli avrebbe parlato lui e gli prestò 8mila euro” racconta uno dei personaggi più vicini al boss ucciso a Terracina. Il ruolo della vedova e del marito nella carriera di Colombo è al centro della seconda puntata di ‘Camorra Entertainment’. Intanto lei nega di aver mai saputo di cosa si occupasse il marito. Gaetano Marino era il fratello di Gennaro Marino, a capo dell’ala militare degli Scissionisti di Secondigliano, oggi detenuto al 41bis. “Dicono che era un camorrista, ma lo dicono loro. Non mi risulta” risponde oggi, nonostante l’accaduto, davanti all’incredulità dei presenti. Tanto che Gianpiero Mughini invita la coppia a una riflessione: “Al marito della signora, se è un francescano scalzo, non gli sparano 11 colpi di pistola. Lei sta in un ambiente che per sua natura è un ambiente difficile. Come fa a dire di esserne stata completamente ignara?”. E se fanpage.it parla di un’eredità di 12 milioni di euro ereditati dalla Rispoli e del sostegno, anche economico, che Colombo avrebbe avuto nel corso degli anni, di questi soldi la coppia non sa nulla. E neppure si esprime su un fenomeno che coinvolgerebbe molti cantanti neomelodici campani, su cui la Camorra guadagnerebbe milioni di euro all’anno. Colombo si difende: “Non possono pubblicare certe cose, ho depositato le querele, hanno una diffida. Stiamo spegnendo la tv e abbiamo tolto il cellulare a mio figlio per paura che veda una cosa del genere e si faccia un’idea sbagliata del padre”.