Economia

Manovra, c’è la bozza dopo il vertice a Chigi: “Piena intesa. Trovate risorse per mantenere al 10% la cedolare secca su affitti concordati”

Oggi alle 15.30 ultimo incontro per chiudere il testo: nelle prossime ore si definiranno gli ultimi dettagli e si concorderà l’invio al Parlamento. Ci sono 140 milioni in più, per tre anni, al progetto Industria 4.0. Restano plastic tax e sugar tax. Sale di 600 milioni la dote per il pacchetto famiglia. La viceministra Castelli: "Al lavoro per individuare i 100 milioni necessari per confermare il regime agevolato per le partite Iva fino a 65.000 euro senza vincoli"

La cedolare secca sugli affitti a canone concordato rimane al 10% e non salirà al 12,5% come previsto nel Documento programmatico di Bilancio inviato a Bruxelles. Ci saranno, in compenso, le annunciate sugar e plastic tax. Ma anche 140 milioni in più all’anno per finanziare Industria 4.0. Per il Fondo famiglie sono confermati 600 milioni aggiuntivi, come rivendicato dalla ministra Elena Bonetti. La maggioranza ha trovato la quadra sugli ultimi nodi della legge di Bilancio, ancora fantasma otto giorni dopo la data entro cui avrebbe dovuto essere presentata alle Camere. Ma dal vertice di Palazzo Chigi è uscita una bozza composta da 93 articoli che, tra le altre cose, prevede il congelamento di 1 miliardo di spese nel 2020 a garanzia dei conti: in sede di assestamento di bilancio, se i saldi saranno rispettati, le spese congelate potranno essere sbloccate, del tutto o in parte, con delibera del Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Economia.

Oggi alle 15.30 si terrà un ultimo incontro per chiudere il testo, si definiranno gli ultimi dettagli e si concorderà l’invio al Parlamento. Ancora da trovare, però, le coperture per confermare il regime agevolato per le partite Iva fino a 65.000 euro senza i paletti: “Siamo al lavoro per individuare i 100 milioni necessari. La maggioranza ha condiviso questa sollecitazione del Movimento 5 Stelle”, ha detto la viceministra Laura Castelli. Che poi ha anticipato l’introduzione delle “misure relative alla riscossione, all’accorpamento di Imu-Tasi nella local tax, e i 110 milioni di ristoro per l’Imu”.

L’accelerazione è arrivata durante un vertice di due ore a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte, il leader M5s Luigi Di Maio, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Riccardo Fraccaro, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, i viceministri Laura Castelli e Antonio Misiani, Dario Franceschini e i rappresentanti di Leu e Italia viva. “L’impianto della manovra resta quello che si conosce: l’accordo sostanziale c’è. L’incontro è avvenuto in un clima assolutamente tranquillo. Andiamo avanti determinati, con più coesione”, ha detto la capogruppo al Senato di Leu, Loredana De Petris, uscendo da Chigi. L’obiettivo, ha spiegato, è chiudere “tra giovedì e venerdì”. “C’è stata piena intesa politica per confermare tutte le misure di sostegno per la modernizzazione del Paese, per favorite la digitalizzazione e la svolta green, per sostenere le famiglie e il welfare, per rafforzare la crescita delle imprese, per sostenere gli investimenti e semplificare la fiscalità degli enti locali”, secondo fonti di Palazzo Chigi.

Per trovare coperture aggiuntive con cui finanziare la stabilizzazione al 10% della cedolare secca rispunta l’aumento della “tassa sulla fortuna”: il governo starebbe pensando di ripescare il rialzo, rispetto al 12%, attuale del prelievo sulle vincite oltre i 500 euro: l’aliquota potrebbe salire al 25% sopra il milione di euro, come previsto nelle prime bozze del decreto fiscale. La vecchia norma valeva circa 96 milioni a regime, circa la metà il primo anno. Intanto Confedilizia festeggia l’annuncio che l’aliquota sugli affitti non salirà.

Il bonus bebè vale anche per i nuovi nati del 2020 ma la sua struttura diventa universale, con tre scaglioni: 160 euro al mese per il primo anno di vita (o di adozione) fino a 7mila euro di Isee, 120 euro al mese fino a 40mila euro di Isee e 80 euro al mese per chi supera questa soglia. Lo prevede la bozza della manovra che stanzia, per il 2020, 348 milioni, che salgono a 410 nel 2021. Le risorse dal 2021 arriveranno da un nuovo fondo unico, che parte con dotazione di 1,044 miliardi. Il congedo per i papà sale a 7 giorni.

Altri 88 milioni, secondo fonti di governo, arriveranno da un nuovo inasprimento della tassazione sui tabacchi tradizionali. Il prelievo, ridotto rispetto alle cifre circolate nelle scorse settimane, non interesserà le sigarette elettroniche, come confermato anche da Castelli: “Non ci sarà alcun aumento di tasse sulle sigarette elettroniche“.

“Cedolare secca non aumenta, resta al 10%. Dal confronto sulla manovra notizie positive per il cambiamento di cui il Paese ha bisogno. Dalla parte delle persone, delle famiglie e delle imprese che chiedono più giustizia sociale perché solo cosi l’Italia cresce”, scrive su twitter il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. “Clima positivo al vertice di maggioranza. Dopo Iva, gasolio, telefonini aziendali, anche l’aumento della cedolare secca sui canoni concordati è stato evitato. Da tutti, senza bandierine. L’Italia non ha bisogno di più tasse”, commenta dal canto suo Luigi Marattin, vicepresidente dei deputati di Italia Viva.

In mattinata si era svolto anche un incontro ah hoc sul pacchetto famiglia. Le ministre Nunzia Catalfo e Bonetti, insieme al viceministro alla Castelli, hanno visto tutte le componenti della maggioranza (Pd, M5S, Leu e Iv). Si è ribadita l’intenzione di mettere in campo “l’assegno unico e universale“. Bonetti, intervistata da Repubblica, aveva ribadito che per le famiglie il governo intende mettere in campo “il finanziamento del congedo di paternità a sette giorni, i contributi annui per il pagamento delle quote per gli asili nido da 1.500 a 3 mila euro” e un “assegno universale per tutti i nuovi nati” da 80 a 160 euro.