Roma, 26 mar. (Adnkronos Salute) - Approvata dalla Camera la proposta di legge "Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche" a favore dei lavoratori dipendenti con malattie oncologiche, invalidanti e croniche". La legge garantisce che i lavoratori affetti da queste malattie non perdano il posto di lavoro durante il periodo di malattia, offrendo loro maggiore sicurezza e stabilità professionale. Una vittoria che segna una nuova era di diritti, dignità e protezione per chi affronta le sfide delle malattie gravi, un passo avanti fondamentale per la giustizia sociale e il benessere di tutti. "Un altro importantissimo traguardo di Salute Donna e delle Associazioni del 'Gruppo La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere' oggi è stato raggiunto – il plauso di Annamaria Mancuso, coordinatrice del Gruppo e presidente Salute Donna Odv – ma devo aggiungere, anche mio traguardo personale che come ex malata di cancro mi sono battuta per anni con tutta me stessa dialogando con la politica".
Il testo, che raccoglie le 5 proposte di legge presentate a novembre 2020 da gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione, ha ottenuto l'approvazione unanime della Camera con 248 voti favorevoli. Un risultato, frutto del lavoro del Gruppo fin dalla passata legislatura, che risponde alle esigenze di quasi 4 milioni di persone che convivono con una malattia oncologica, invalidante o cronica, assicurando loro diritti e tutele fondamentali in ambito lavorativo. Oggi "grazie a questo provvedimento - spiega Mancuso - a fronte della retribuzione entro i primi 6 mesi di assenza, per i mesi successivi il lavoratore potrà chiedere di assentarsi per ulteriori 18 mesi, senza retribuzione ma per lo meno avendo garantito il posto di lavoro. Certamente, l’ideale sarebbe stato di prevedere almeno una quota retributiva, ma sappiamo che non si sarebbe arrivati a nulla, visto i conti dello Stato, se avessimo chiesto quanto avremmo desiderato. Siamo soddisfatti in ogni caso che almeno nessuno correrà il rischio di essere licenziato dopo sei mesi di malattia".
Inoltre, "la Pdl prevede un incremento di 10 ore di permessi retribuiti per tutti quei pazienti fragili, affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche che sono soggetti a visite ed esami ravvicinati. Ad oggi le 18 ore annue che erano a disposizione di questi pazienti diventano 28. Tutto ciò è stato reso possibile da chi ha ascoltato la nostra voce. Ringrazio in particolare la coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare 'Insieme per un impegno contro il cancro' della scorsa legislatura, l’onorevole Silvana Comaroli, prima depositaria della legge, l’onorevole Andrea Giaccone, relatore della legge in Commissione Lavoro e in assemblea, l’onorevole Vanessa Cattoi, coordinatrice dell’attuale Intergruppo, ma anche tutti gli altri partiti rappresentati dai deputati Serracchiani, Gatta, Barzotti, Rizzetto e Tenerini. La copertura di 20 milioni di euro annui è veramente un grande successo e un bell’inizio, ma continueremo a lavorare su questo".
La proposta di legge - riporta una nota - prevede il diritto di fruire, in aggiunta ai benefici previsti dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro, di un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore ai 24 mesi previa prescrizione medica e di ulteriori 10 ore annue di permesso retribuito per visite, esami strumentali e analisi emato-chimiche, cure mediche e follow up, con una copertura annua di 20 milioni di euro, consentendo ai lavoratori di gestire le proprie necessità sanitarie senza più essere penalizzati sul posto di lavoro. Inoltre, consente ai genitori con figli malati di usufruire di permessi per assistere il loro caro. Lo scopo è dare risposte a una crescente esigenza di tutela per categorie vulnerabili, migliorando l’equilibrio tra salute e lavoro.
"L'approvazione della Pdl ci permette di raggiungere un traguardo significativo, ovvero dare seguito al punto n.11 dell’Accordo di legislatura, che ha come obiettivo quello di sostenere i diritti dei malati oncologici sul posto di lavoro - afferma Vanessa Cattoi, membro V Commissione Bilancio e Coordinatrice alla Camera dell’Intergruppo Insieme per un impegno contro il cancro - Il Governo ha stanziato più di 20 milioni di euro annui per la copertura di questo provvedimento. È solo l’inizio di un importante percorso che pone al centro non solo il paziente nella sua malattia, ma la persona nella sua unicità, alla quale restituiamo dignità e orgoglio di far sentire la sua voce".
"Il voto unanime di tutto il parlamento sta a dimostrare la bontà del lavoro svolto – sottolinea Andrea Giaccone, Membro XI Commissione Lavoro e Relatore della proposta di legge nonché autore del testo unico – E' stato un lavoro di sintesi e confronto molto costruttivo in Commissione tra tutti i gruppi politici, in quanto erano in discussione numerose proposte di quasi tutti i gruppi di maggioranza e opposizione, segnale dell’importanza del tema e della sensibilità dei politici. Per i pazienti oncologici cambierà molto per quel che riguarda la conservazione del posto di lavoro, nonostante le differenze tra lavoratori pubblici e privati, e abbiamo aggiunto ulteriori tutele. È stato fatto un passo avanti nella giusta direzione".
"Questa proposta da me presentata nella scorsa legislatura è nata da un problema che personalmente ho dovuto affrontare anni fa in veste di presidente della Rsa Fondazione Soncino Onlus – ricorda Silvana Comaroli, Membro V Commissione Bilancio – Ai tempi una nostra infermiera malata oncologica aveva esaurito il suo periodo di comporto e avrebbe dovuto essere licenziata, ma io mi opposi in quanto la paziente, oltre all’aggravante della malattia, avrebbe dovuto affrontare il peso della perdita del lavoro. Ho tramutato questa mia esperienza in una proposta di legge, abbinata alle ore aggiuntive di permesso per le quali devo ringraziare Annamaria Mancuso, in quanto fu lei stessa a propormi l’idea di aumentare il numero delle ore, per dare ai malati la possibilità di fare le visite e gli esami di controllo. Oggi, aver finalmente ottenuto l’approvazione alla Camera è stato di grande significato e valore di senso civico verso tutte le persone che soffrono per una malattia oncologica".
Parla di "passo in avanti importante" Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd che aggiunge "diamo vita ad una norma di civiltà, a un fondamento di protezione sociale, che ora andrà migliorata ancora di più, intervenendo per ridurre le disuguaglianze tra lavoratori pubblici e privati. Finalmente approviamo, una delle rare volte, una legge di iniziativa parlamentare, e non governativa. A riprova che la politica sa essere utile ai cittadini".
La Pdl passerà al Senato per eventuali modifiche, quindi tornerà alla Camera per la definitiva approvazione.