Los Angeles, Ventura e San Bernardino. Ma non solo: in queste, come in altre contee che vanno dalla California all’Arizona, è stato diramato per la prima volta in assoluto l’allarme rosso estremo. Si chiama ‘extreme red flag warning’, è il massimo grado di allerta e riguarda 26 milioni di persone, a rischio a causa degli incendi che negli ultimi giorni stanno mandando in fumo migliaia di ettari, causando l’evacuazione di centinaia di migliaia di persone, blackout, distruzioni di case ed altri edifici. E pare che non siano destinati a fermarsi: le autorità prevedono infatti che i venti possano raggiungere i 128 chilometri orari, rafforzando il fronte dei roghi, alcuni dei quali sono fuori controllo. Tre i principali roghi: l’Easy Fire, nella Simi Valley che minaccia la Biblioteca presidenziale di Ronald Regan, il Getty Fire che brucia Los Angeles – e che ha costretto a evacuare 7mila persone – il Kincade Fire che sta devastando i vigneti della Sonoma Valley, ha già mandato in fumo oltre 30 mila ettari e distrutto 189 strutture tra cui diverse case. Solo il 15% delle fiamme è stato finora domato. Quasi due milioni le persone rimaste senza luce e gas.

Fuori uso anche le auto elettriche – La PG&E Pacific Gas and Electric – ha infatti sospeso l’erogazione dell’energia elettrica e altri operatori hanno evidenziato l’impossibilità nell’uso delle auto 100% elettriche e nella ricarica delle loro batterie. Come riportano diversi magazine e siti specializzati, tra cui Cnet-Roadshow, il ‘taglio’ dell’erogazione che ha interessato (e sta ancora interessando) quasi 2,3 milioni di persone attorno a San Francisco ha di fatto bloccato molti veicoli con propulsione esclusivamente a batteria, tanto da spingere Tesla e Audi ad intraprendere iniziative a favore dei propri clienti. In particolare lo stesso Elon Musk ha twittato che l’azienda stava predisponendo la dislocazione dei propri Powerpacks (in pratica dei grandi ‘serbatoi’ di energia, costruiti con le stesse batterie delle auto) in corrispondenza delle stazioni di ricarica rapida Supercharger, per poter così rimediare alle sospensioni dell’energia elettrica. Tesla ha anche diffuso comunicati in cui si raccomandava ai propri clienti di non ricaricare le auto fuori dalle zone a rischio, ma la preoccupazione di restare con autonomia ‘zero’ ha spinto i clienti della casa di Palo Alto a lunghe file davanti ai Supercharger ancora in funzione, esattamente come avviene ai distributori quando gli scioperi o l’imminenza di tornado o altre problematiche meteo provocano la corsa al ‘pieno’. Cnet-Roadshow, che ha analizzato la situazione a San Francisco e nelle altre contee interessate agli incendi, ha ribadito che “è importante notare che anche in un blackout, neanche le stazioni di benzina possono funzionare” e che il problema diventa più complicato soprattutto “per le limitazioni dell’autonomia dei veicoli elettrici rispetto a quelli a benzina, anche perché i distributori sono abbondanti e diffusi sul territorio rispetto alle stazioni di ricarica.

Evacuata la biblioteca di Reagan – Un altro rogo è divampato nella Simi Valley a nordovest di Los Angeles, nella Venuta County, ed ha costretto ad evacuare anche la Ronald Reagan Presidential Library minacciata dalla violenza delle fiamme. Lì sono sepolti l’ex presidente americano e l’ex first lady Nancy Reagan. Nella biblioteca dedicata alla memoria del presidente sono conservati tutti i documenti dei suoi due mandati alla Casa Bianca. I dipendenti della biblioteca hanno comunque sottolineato che l’edificio non sembra essere direttamente minacciato dalle fiamme e che l’evacuazione è una misura precauzionale. Le autorità descrivono l’incendio, contro il quale sono impegnati almeno 150 vigili del fuoco, come molto veloce, anche a causa delle raffiche di vento a circa 55 chilometri all’ora.

LeBron James regala ai pompieri un furgoncinoIl campione dei Los Angeles Lakers, tra i cittadini che hanno dovuto abbandonare la casa a causa dei roghi, ha donato un furgoncino dei taco ai soccorritori che stanno lavorando incessantemente per domare il vasto incendio scoppiato nei pressi del Getty Center arts, a Los Angeles. A ringraziare LeBron James è stato lo stesso sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, su twitter.

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