Il bonus bebè diventa universale. Il voucher per gli asili nido raddoppia per le famiglie con Isee fino a 25mila euro, passando dagli attuali 1.500 euro a 3mila euro. Mentre per l’assegno unico, al di là che si chiamerà o meno ‘carta bimbi‘, bisognerà aspettare un altro anno. Sono queste le principali novità previste nell’ultima bozza della manovra giallorossa per le famiglie, dove sono stati aggiunti 600 milioni di euro, come aveva rivendicato la ministra Elena Bonetti. “Più soldi alle famiglie”, ha rivendicato oggi lo stesso premier Giuseppe Conte, commentando la legge di bilancio che va definendosi. Ma quali misure sono previste in concreto per le famiglie nel 2020?
Bonus bebè per tutti
A cambiare è innanzitutto il bonus bebè che diventa universale. Fino al 2019, l’assegno ammontava a 80 euro al mese per le famiglie con valore dell’Isee tra 7mila e 25mila euro annui. Questo beneficio ora viene aumentato a 120 euro mensili (1440 euro all’anno) ed esteso alla famiglie con un Isee fino a 40mila euro. Inoltre, un assegno mensile da 80 euro (960 all’anno) viene introdotto per tutte le famiglie, indipendentemente dal reddito. Resta uguale invece il beneficio da 160 euro mensili (1920 euro all’anno) per le famiglie un valore dell’Isee non superiore a 7.000 euro annui. Così come viene confermata anche la maggiorazione del 20% in caso di figlio successivo al primo. Il beneficio è valido per tutti i figli nati a adottati dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2020. L’onere derivante è valutato in 348 milioni di euro per l’anno 2020 e in 410 milioni di euro per l’anno 2021. Inoltre, il congedo per i papà sale a 7 giorni obbligatori, resta la possibilità di prendere anche un ulteriore giorno in più facendo ‘scambio‘ con la mamma.
Aumenta il voucher nido
Cambia il voucher per gli asili nido che raddoppia per le famiglie con Isee fino a 25mila euro, passando dagli attuali 1.500 euro a 3mila euro. La bozza della manovra assegna inoltre alle famiglie con Isee fino a 40mila euro un voucher rafforzato da 2.500 euro annui. Il contributo resta invece a 1.500 euro, come previsto dalla scorsa legge di bilancio, per chi supera questa soglia di Isee e, per tutti, rimane parametrato su 11 mensilità. Per rafforzare lo strumento vengono stanziati 190 milioni in più nel 2020, che si aggiungono ai 330 milioni già a bilancio.
L’assegno unico dal 2021
La prima legge di bilancio del governo Conte 2 che va definendosi istituisce infine un fondo denominato ‘Fondo assegno unico universale e servizi alla famiglia’, con una dotazione pari a un miliardo di euro per il 2021 e a 1,2 miliardi di euro annui a partire dal 2022. Soldi che serviranno a creare appunto un assegno unico per i figli che accorperà tutti i bonus attualmente previsti e che però scatterà dal 2021. In alcune bozze precedenti veniva ipotizzata un riordino già nel 2020, con un’apposita “carta bimbi” da circa 400 euro al mese che riunisse gli attuali bonus, tra cui quello bebè e i voucher nido. L’intenzione di riunificare tutti i sussidi è stata però posticipata di un anno, portando da 2 a 2,2 miliardi le risorse disponibili.