“L’accordo è stato tradito da parte libica e in parte dalle autorità italiane. Rinnovarlo è scandaloso e vergognoso se pensiamo che di mezzo ci sono le vite di migliaia di persone”. A dirlo, a margine di una conferenza stampa a Roma, il giornalista di Avvenire Nello Scavo, in riferimento al memorandum siglato tra il nostro Paese e Fayez al-Sarraj in scadenza. Scavo svelò nelle sue inchieste come il capo della cosiddetta guardia costiera libica, Abdul Rhaman Milad detto Bija, accusato dall’Onu di essere un trafficante di esseri umani, fu ospite delle autorità italiane in due diverse occasioni nel 2017.