Fondazione Merz - 2/11
Con 40 lavori datati dal 1966 al 2016, anno della sua scomparsa, la Fondazione Merz omaggia uno dei maestri dell’arte povera, Emilio Prini. A cura di Beatrice Merz e Timotea Prini la mostra ripercorre le gesta di un artista che dell’evanescenza e dell’effimero ha fatto la sua poetica. Concettuale fino a pensare ad opere dove la forma e la materia diventavano pretestuose e talvolta obliato dalle kermesse dedicate al gruppo poverista, l’esposizione offre la possibilità di analizzare la sua intera e molteplice attività estesa su differenti discipline quali la fotografia, l’installazione sonora e la scultura.