Arriva una stretta fiscale sulle auto aziendali in “fringe benefit”: lo sconto al 30% del valore ai fini fiscali di quelle concesse in uso promiscuo, attualmente in vigore per tutti i dipendenti, dal primo gennaio scatterà solo per i veicoli in uso ad “agenti e rappresentanti di commercio“. Per tutti gli altri dipendenti, stando alla bozza i mezzi saranno tassati per il loro valore pieno. Stabilito, come si fa attualmente, su una percorrenza convenzionale di 15mila chilometri annui e in base ai costi chilometrici indicati nelle tabelle dell’Aci entro il 30 novembre. Ma in serata il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, dopo le proteste delle associazioni di categoria e gli altolà del leader di Italia viva Matteo Renzi e del viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni (più tardi ha chiesto modifiche anche il vicesegretario Pd Andrea Orlando), ha fatto sapere che “le auto elettriche e quelle ibride non saranno colpite dalla misura”. Fonti del Mef hanno aggiunto che per le altre auto il valore tassato salirà solo al 60%, e passerà al 100% esclusivamente per quelle “superinquinanti“.

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