Il fondo per i rimpatri viene esteso a tutti i paesi “d’importanza prioritaria per i movimenti migratori”. Il fondo è stato istituito con la manovra 2017 e pensato per “interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi africani d’importanza prioritaria per le rotte migratorie”. La bozza estende la misura anche ai Paesi non africani. A tale fondo è assegnata una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2020, 30 milioni di euro per l’anno 2021 e 40 milioni di euro per l’anno 2022. “Il fondo istituito dall’articolo 1, comma 621, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale è esteso ai Paesi non africani d’importanza prioritaria per i movimenti migratori e rinominato ‘fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi d’importanza prioritaria per i movimenti migratori'”, si legge. “A tale fondo è assegnata una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2020, 30 milioni di euro per l’anno 2021 e 40 milioni di euro per l’anno 2022”.

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