Medievil è l'ultima remasterd videoludica ad arrivare sul mercato, riedizione di uno dei titoli esclusivi più celebri della prima generazione di PlayStation che punta al cuore degli appassionati che nel "lontano" 1998, pad in mano, avevano vissuto le gesta dell'eroe di Gallowmere
Spyro, Crash Bandicoot e MediEvil formavano la trinità delle esclusive Sony dell’epoca d’oro di PlayStation ed era prevedibile che tornassero tutti riproposti per PS4: lo avevano chiesto i giocatori a gran voce e le vendite erano assicurate. Ma se i primi due titoli, seppur con qualche difetto, vantavano un notevole lavoro di ricostruzione, con MediEvil le cose sono state un po’ diverse, lasciando un poco di amaro in bocca.
Graficamente Sir Daniel Fortesque, eroe di Gallowmere, ritorna in vita con lo splendore di una grafica che ben si presta a quello che MediEvil rappresenta, cioè un gioco ironico, con uno stile Horror colorato e per nulla serio. I colori brillanti e i modelli 3d di questa nuova versione sono davvero quanto di meglio si potesse fare per dare nuova linfa al gioco uscito nel 1998, con effetti di luce che sottolineano quanto di buono sia stato fatto.
Musiche e doppiaggio sono stati rifatti ex novo e portano sicuramente un notevole miglioramento, soprattutto dopo che la colonna sonora è stata completamente suonata dall’orchestra sinfonica di Praga, dando un tocco di magia in più al titolo riproposto dallo studio Other Ocean Interactive per PlayStation4, e che sicuramente farà la felicità di chi con così tanto vigore lo rivoleva sulla console di questa generazione. Le pecche di questa versione sicuramente emergono dal gameplay, semplice e poco dinamico già in origine. E che probabilmente viene falsato dai ricordi della memoria, risultando presto ripetitivo e limitandosi a semplici puzzle ambientali come la raccolta di chiavi.
Le telecamere – i punti di vista da cui il player può vedere il mondo del videogioco – sono un altro punto a sfavore di questa nuova edizione: non aiutano il giocatore nella sua avventura, risultando inadatte e poco funzionali per un gioco del 2019, che forse avrebbe richiesto una piccola limata per essere davvero aggiornato a livello di giocabilità. Altro tasto dolente è la mancanza del secondo capitolo della saga, al contrario di Spyro e Crash che nelle loro versioni rimasterizzate contengono tutti gli episodi usciti su Playstation allo stesso prezzo di vendita di MediEvil, una scelta quantomai strana, che sarebbe stata sicuramente gradita agli appassionati, invece di ritrovarsi un prodotto per alcuni versi “incompleto” e un po’ svogliato.
Sicuramente un bel tuffo nel passato, ma con un titolo che poteva osare di più e rappresentare la giusta chiusura rispetto ai due prodotti presentati da Activision, risultando alla fine divertente ma “incompleto”.