L'ex premier e leader di Italia viva, intervistato da il Messaggero, ha dichiarato che la guida del presidente del Consiglio non è imprescindibile per la tenuta della maggioranza. I 5 stelle hanno risposto con un post sulla pagina Facebook: "Se qualcuno ha strane intenzioni deve sapere che non avrà mai il supporto del M5s". D'accordo Franceschini: "Sarebbe ora di smetterla"
Mentre il Pd difende la tassa sulla plastica in manovra dagli attacchi di Matteo Renzi, i 5 stelle se la prendono con l’ex premier che, intervistato dal Messaggero, ha lasciato intendere che la figura di Giuseppe Conte non è imprescindibile per far andare avanti la legislatura. “Lo vogliamo dire chiaramente”, si legge sulla pagina Facebook del Movimento 5 stelle, “non esiste futuro per questa legislatura se qualcuno prova a mettere in discussione il presidente Conte con giochini di palazzo, immaginando scenari futuri decisamente fantasiosi. Lo stesso vale anche se si continua a indebolire quest’esecutivo attraverso messaggi che fanno male al Paese e che lo mettono continuamente in fibrillazione”. Una linea condivisa anche dal capodelegazione Pd in maggioranza Dario Franceschini: “Repetita iuvant”, ha scritto su Twitter il ministro della Cultura, “il governo Conte è l’ultimo di questa legislatura. Chi lo indebolisce con fibrillazioni, allusioni, retroscena di palazzo, fa il gioco della destra. Forse sarebbe ora di smetterla”. Mentre in serata Palazzo Chigi diffonde una nota: “In merito alle dichiarazioni rilasciate oggi in un’intervista dal senatore Matteo Renzi e in merito ad ogni altra polemica, Palazzo Chigi informa che non ci sono commenti o dichiarazioni da parte del presidente Conte. Ogni dichiarazione o commento attribuito a Conte, è da ritenersi infondato“.
Renzi, dopo una giornata di commenti e polemiche, ha deciso di scrivere un post su Facebook per chiarire la sua posizione: “Tantissime le dichiarazioni di chi commenta la mia intervista al Messaggero“, si legge, “mi fa piacere”. E ancora: “Ribadisco in modo semplice che abbiamo fatto un governo di emergenza che può aiutare il Paese su molte cose a cominciare dalla riduzione degli interessi sul debito. E parliamo di decine di miliardi, non di spiccioli. Nel merito della legge di bilancio siamo felici dei risultati ottenuti fino ad oggi. Ma non basta”. Quindi ha ricordato quali sono i punti su cui Italia viva chiederà modifiche e, da notare, non segnala la plastic tax: “Noi continueremo a batterci in Parlamento per migliorare ancora i provvedimenti su auto aziendali e microbalzelli che feriscono la competitività delle imprese. Le nostre proposte non sono slogan, ma hanno coperture: e se in Parlamento ci saranno i numeri diventeranno legge. Tutto qui. Chi elimina autogol come quello sulle auto aziendali non sta attaccando il governo: sta facendo un favore al governo. Invece mantenere quelle microtasse dannose non significa fare un regalo al Governo, ma significa fare un regalo a Salvini”.
I primi a reagire dopo l’intervista di Renzi al Messaggero sono stati i 5 stelle. Che, su Facebook, hanno criticato le insinuazioni dell’ex premier all’ipotesi di andare avanti senza Conte, ma anche le continue tensioni al tavolo della maggioranza: “Ogni tanto ci ritroviamo a leggere interviste o retroscena che trasmettono agli italiani un messaggio ambiguo. Che ricorda tanto la Prima Repubblica. I giochini di palazzo, appartenenti alla vecchia politica, non possono appartenere a questo governo. E se qualcuno ha strane intenzioni deve sapere che non avrà mai il supporto del Movimento“. Quindi i 5 stelle aggiungono: “La lealtà deve continuare a essere il punto fondante dell’azione politica di questo governo – continua – anche attraverso un confronto franco e acceso, ma che si basi sui temi e non sui giochi di palazzo”.
Repetita iuvant: il Governo Conte è l’ultimo di questa legislatura. Chi lo indebolisce con fibrillazioni, allusioni, retroscena di palazzo, fa il gioco della destra. Forse sarebbe ora di smetterla.
— Dario Franceschini (@dariofrance) November 2, 2019
Solo ieri il segretario Pd Nicola Zingaretti aveva invocato il supporto di altri leader per “difendere il governo” dai continui attacchi: “Toc toc…”, ha scritto provocatoriamente su Facebook, “c’è qualche altro leader che sostiene e che ha voluto questo governo, che lo difende dalle bugie e dagli attacchi della destra?”.