Cronaca

Migranti, Alan Kurdi: 88 sbarcati a Taranto. A terra a Pozzallo anche i 151 della Asso Trenta

Gli 88 migranti a bordo dell'imbarcazione gestita dalla ong tedesca Sea Eye approdata in Puglia saranno distribuiti fra Italia, Germania, Francia, Portogallo e Irlanda. Fra di loro sono stati identificati cinque minori non accompagnati. A Pozzallo sbarcati in tutto 134 uomini, 13 donne e 4 minori

Si è concluso nell’arco di un’ora lo sbarco degli 88 migranti a bordo della nave Alan Kurdi, arrivata al porto di Taranto. Fra di loro sono stati al momento identificati cinque minori non accompagnati e una sola donna. I passeggeri provengono da Nigeria, Gambia, Guinea, Camerun e Senegal. Tre uomini sono stati trasportati in ospedale per accertamenti: il primo per una bronchite acuta, il secondo per sospetta broncopolmonite e il terzo per un dolore acuto al torace. Gli altri 85 migranti sbarcati sono invece in buone condizioni di salute. Lo comunica all’Ansa il direttore del 118 della provincia di Taranto, Mario Balzanell. Uno di loro, una volta a terra, si è inginocchiato e ha baciato il suolo.

Saranno ora trasferiti in hotspot, dove hanno già fatto l’identificazione. L’assessore al Welfare del Comune di Taranto Gabriella Ficocelli, sul posto insieme a all’assessore alla Polizia Municipale Gianni Cataldino, fa sapere che riceveranno un kit perla doccia e abbigliamento per potersi cambiare. “Si è svolto tutto in modo tranquillo”, dice Ficocelli, “Avranno assistenza sanitaria ma non ci sono particolari esigenze: sono solo stanchi e provati dal viaggio, da quanto emerso dalle prime indagini della Croce Rossa e dal 118”. Il medico a bordo dell’Alan Kurdi, intervistata da Rainews24, ha precisato che i passeggeri “erano stremati” e che “soffrivano il mal di mare dovuto dalle difficili condizioni meteo marine nell’ultima settimana. Inoltre c’erano le conseguenze delle ferite di arma da fuoco e delle torture subite nei campi di detenzione in Libia”.

Sempre parlando con Rainews24, il capo dell’equipaggio della Alan Kurdi ha ricordato il difficile momento del salvataggio, – avvenuto il 26 ottobre – durante il quale due gommoni partiti dalla nave della Ong Sea Eye per recuperare i migranti erano stati minacciati con armi da fuoco da parte della guardia costiera libica, che aveva sparato alcuni colpi in aria e in acqua, ostacolando le operazioni di soccorso.

Il Viminale ha fatto sapere che Germania e Francia accoglieranno 60 persone, il Portogallo cinque e l’Irlanda due. In Italia ne resteranno 21. “Nell’arco di 36 ore al massimo saranno smistati” ha fatto sapere Ficocelli “Per ora solo i minori non accompagnati resteranno in Puglia nelle comunità educative che hanno dato disponibilità, gli altri andranno tutti via”. Alle operazioni di soccorso, coordinate dalla prefettura di Taranto, partecipano Comune, Asl, forze di polizia, Marina militare, Autorità marittima e portuale, Guardia Costiera, 118, Croce Rossa Italiana e volontari. Questo è il secondo sbarco al porto di Taranto dopo quello del 16 ottobre scorso, quando a bordo della Ocean Viking arrivarono 176 migranti.

Intanto, si sono concluse le operazioni di sbarco anche dalla nave mercantile Asso Trenta, approdata a Pozzallo (Ragusa) con 151 persone a bordo salvati al largo delle coste libiche su tre diverse imbarcazioni in difficoltà: sono 134 uomini, 13 donne e 4 minori. Una donna in stato di gravidanza ed un uomo con problemi di salute sono stati trasportati in ospedale per controlli.

Il coordinamento Sar delle operazioni è stato assunto dal Maritime Rescue Coordination Centre di Roma, che aveva inoltrato una richiesta di porto sicuro per lo sbarco al ministero degli Interni.