Il leader M5s difende la misura, messa in discussione da illustri alleati in maggioranza come Matteo Renzi: il suo scopo, scrive su Facebook è "invertire la rotta. Non promuovi l'ambiente parlando, lo promuovi facendo delle scelte". Occorre, ha aggiunto, "introdurre nuovi meccanismi per rimettere la nostra economia su un binario più sostenibile e continuare a crescere"
Una misura pensata per “dare una scossa” e “invertire la rotta” sul tema dell’ambiente. “Un passo concreto per il futuro dei nostri figli e delle nostre imprese”. Luigi Di Maio difende a spada tratta la plastic tax, fortemente messa in discussione negli ultimi giorni da illustri alleati in maggioranza come Matteo Renzi.
Il leader di Italia Viva ha definito le misure previste in manovra su auto aziendali, bevande zuccherate e packaging realizzati in materiale plastico “una mazzata alla classe media”, allineandosi sul tema ai leader dell’opposizione. Sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni, infatti, hanno criticato il governo in particolare su questa misura green. “Quella sulla plastica non è una tassa per salvare l’ambiente ma per fase cassa – ha commentato il leader della Lega – perché tassano le confezioni di biscotti, pannolini, latte per un costo di 100 euro in più a famiglia”.
“Vedo che è nato un dibattito surreale sulla plastic tax – scrive su Facebook il capo politico del M5s e ministro degli Esteri – Qui abbiamo sentito e visto partiti politici che per anni ci hanno detto: rispettiamo l’ambiente, amiamolo, pensiamo al futuro. E nel frattempo però, mentre si riempivano la bocca di queste belle parole, trivellavano i mari, inauguravano nuovi inceneritori, rievocavano il nucleare”.
“La Lega – prosegue Di Maio – lo ha fatto anche al governo insieme a noi e li abbiamo sempre fermati. Per questi signori qui l’ambiente è un pozzo per fare soldi e basta, alcune inchieste della magistratura lo hanno dimostrato. A parole sono tutti degli statisti, nei programmi elettorali c’è sempre la riforma del secolo che salva il pianeta, poi quando si tratta di venire ai fatti, di trovare il coraggio di cambiare rotta e intervenire per dare una nuova visione al Paese, si girano dall’altra parte”.
“E vengono a parlarci di realismo – sottolinea – che ci vuole tempo, che ‘oggi no, domani forse, dopodomani sicuramente’, come diceva qualcuno. Anche la sinistra, di parole ne ha dette e ridette… Bene, oggi per la prima volta c’e un governo che ci mette la faccia. Che ai cittadini ha promesso un Green New Deal, un grande piano per l’ambiente: vero, concreto, davvero per il futuro dei nostri figli e delle nostre imprese, per renderle più competitive sui mercati internazionali. La plastic tax, come la chiamano, serve a questo. Serve a dare una scossa, serve a invertire la rotta. Non promuovi l’ambiente parlando, lo promuovi facendo delle scelte“.
“I soldi di uno Stato – avverte Di Maio – non sono infiniti, vanno re-distribuiti e la politica serve a questo, appunto, a fare delle scelte. Il MoVimento 5 Stelle la sua scelta l’ha fatta tanto tempo fa: difendere l’ambiente, introdurre nuovi meccanismi per rimettere la nostra economia su un binario più sostenibile e continuare a crescere. È un dovere di chi rappresenta le istituzioni pensare alle future generazioni. Non è una colpa. Ripeto: è un dovere. E noi siamo fieri di onorarlo”.