La polizia greca ha fermato il camion frigorifero sull'autostrada Egnatia. Il conducente, georgiano, è stato arrestato e sospettato di essere un trafficante di essere umani. Si cerca un secondo uomo che è riuscito a darsi alla fuga
Viaggiano nascosti in un camion-frigo al limite del sovraffollamento prima di essere scoperti, e salvati, dalla polizia greca a Xanthi, vicino a Salonicco. Dei 41 immigrati irregolari, tutti afghani tranne un iraniano e un siriano, che hanno raggiunto clandestinamente l’Europa, sette sono stati trasportati in ospedale per problemi cardiaci. Secondo quanto riportato dai media locali, il conducente, georgiano, è sospettato di essere un trafficante di essere umani ed è stato arrestato. Non sarebbe l’unico: un secondo uomo, di origine turca, anche lui sul tir, è riuscito a scappare.
La polizia ha fermato il tir, con targhe bulgare, durante un controllo sull’autostrada che collega le città di Xanthi e Komotini, nella parte orientale del Paese, non lontano dai confini con la Bulgaria e la Turchia. Quando gli agenti hanno aperto i portelloni si sono trovati di fronte decine di migranti, sette dei quali minorenni, con gravi problemi respiratori. Dai primi controlli è emerso che l’impianto di refrigerazione non era in funzione. La polizia è intervenuta in tempo: qualche ora più tardi e si sarebbe ripetuta la tragedia di qualche giorno fa quando la notte tra il 22 e 23 ottobre un camion frigo contenente i cadaveri di 39 migranti vietnamiti è stato scoperto nell’Essex, nel Regno Unito.
La Grecia è la porta principale dell’Unione Europea sulla rotta balcanica: si registrano i numeri più alti di arrivi di richiedenti asilo dal 2016, anno del controverso accordo con la Turchia per contenere i flussi. Sulla questa rotta, i viaggi delle disperazione approdano in Slovenia, dove la polizia, soltanto nell’ultimo mese, ha fermato oltre 150 migranti che tentavano di entrare nel paese dalla Croazia. Per coloro che invece riescono ad eludere i controlli, una delle successive destinazioni è l’Italia. Nei primi sei mesi di quest’anno oltre 800 profughi sono entrati in Friuli Venezia Giulia attraversando il confine sloveno: un numero quasi raddoppiato rispetto al 2018.