La nuova finanziaria del governo giallorosso si sta delineando. Per la sanità si prevedono nuove spese nell’ultima bozza. L’articolo che mi ha lasciato esterrefatto è il numero 55 che prevede l’acquisto di apparecchiature sanitarie per i medici di base e che così recita:
“Per migliorare il processo di presa in cura dei pazienti e ridurre il fenomeno delle liste d’attesa, viene autorizzato un contributo pari a 235.834.000,00 euro per l’acquisto di apparecchiature sanitarie per i medici di medicina generale. Lo stanziamento andrà a valere sull’importo fissato dal fondo per l’edilizia sanitaria nell’ambito delle risorse non ancora ripartite alle regioni. I trasferimenti in favore delle regioni saranno disposti sulla base di un piano dei fabbisogni predisposto e approvato nel rispetto dei parametri fissati con decreto del Ministro della salute, da adottarsi entro il 31 dicembre 2019, previa intesa in sede di Conferenza Stato Regioni. Inoltre, le apparecchiature sanitarie di proprietà delle aziende sanitarie, saranno messe a disposizione dei medici secondo modalità individuate dalle aziende stesse.”
Mi domando a chi possa esser venuta in mente una cosa del genere. Come si può continuare a pensare di spendere soldi per non risolvere nulla?
Già tempo fa spiegai l’inutilità della spesa di 120 milioni di euro all’anno, solo in Regione Lombardia, per la cosiddetta “presa in carico”: medici di base pagati di più solo per seguire il percorso diagnostico e terapeutico, ad esempio aiutando a prendere gli appuntamenti ai pazienti.
Ora credo che spenderne altri 235 milioni di euro, su base nazionale, per “attrezzare” gli studi dei medici di base al fine di aiutarli nella diagnosi e nella terapia sia addirittura peggio. Cosa vorrebbero fare? Comprare dei piccoli apparecchi per fare gli esami del sangue, piccoli elettrocardiografi o piccole apparecchiature per le radiografie?
Caro ministro della Salute, che ha un nome che è Speranza, o chi per esso non crede che la mia idea, che illustro da tempo, di trasferire i medici di base a presiedere a turno i Pronto Soccorso distrettuali dove sono presenti tutti gli apparecchi usati da mani esperte sia meglio e risparmieremmo soldi? In fondo i medici del territorio sono dipendenti statali e come gli ospedalieri non ci sarebbe nulla di male che fossero a turnare in ospedale 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Si ridurrebbe il tempo di attesa in pronto soccorso utilizzando altri medici che finalmente si confronterebbero con i colleghi specialisti sul campo in modo più ampio e diretto.