OE Buoy è un'innovativa soluzione messa a punto da Ocean Energy per sfruttare le onde del mare come fonte di energia rinnovabile. Si tratta di una colossale piattaforma da oltre 800 tonnellate che ospita una speciale turbina ed è in grado di resistere anche alle tempeste.
Quando si dice energia rinnovabile si pensa subito agli impianti fotovoltaici, in seconda battuta magari all’eolico, ma è difficile che si pensi alla forza di mari e oceani. Eppure, secondo la US Energy Information Administration, il potenziale energetico teorico delle onde al largo delle sole coste degli Stati Uniti è stimato in 2.64 bilioni di kilowattora, pari all’incirca al 64 % della produzione totale di elettricità del Paese nel 2018. Proprio a questo scopo dunque Ocean Energy ha creato OE Buoy, una colossale piattaforma da ben 826 tonnellate che ospita una speciale turbina ed è in grado di sfidare le tempeste e resistere alla corrosione.
In realtà è già diverso tempo che molte aziende provano a sfruttare questa enorme riserva di energia rinnovabile, tuttavia le enormi difficoltà legate all’ostilità dell’ambiente marino hanno finora relegato questo tipo di impianti a poche centinaia di metri o al più a qualche chilometro dalle coste, dove però la resa è molto più modesta. Viceversa la OE Buoy può affrontare il mare aperto, riuscendo così ad avvantaggiarsi dei marosi più potenti.
Ma qual è il funzionamento su cui si basa la piattaforma? Sostanzialmente si tratta di un impianto OWC (Oscillating Water Column) ovvero a colonna d’acqua oscillante, che sfrutta le correnti di marea per produrre energia elettrica grazie alla conversione del moto ondoso. In pratica c’è una sorta di impianto a L, con un lungo tratto che si estende al di sotto della piattaforma e quindi della superficie marina, in cui l’acqua si insinua spingendo in alto l’aria lungo il condotto verticale. Quest’ultima col proprio movimento aziona la turbina vera e propria. Quando poi l’acqua inverte il proprio moto forma invece un risucchio che fa muovere le turbine in senso inverso, in modo da sfruttare il moto ondoso in entrambi i suoi momenti.
Il tutto è reso possibile dall’adozione di una cosiddetta turbina di Wells, in grado di girare cioè sempre nello stesso senso anche se il flusso d’aria si alterna in senso orario e antiorario. In questo modo si ottimizza il processo evitando che gran parte dell’energia venga persa nelle fasi di accelerazione e decelerazione, necessarie a cambiare verso di rotazione. La OE Buoy sarà ora testata per un anno presso lo US Navy Wave Energy Test Site a Kanehoe Bay, Hawaii, ma il piano a lungo termine di Ocean Energy è quello di realizzare cinque unità per il dispiegamento presso l’Oregon Wave Energy Test Site, al largo della costa di Newport, nell’Oregon.