“Se vince il centrodestra in Emilia Romagna, io faccio cadere il governo Conte Due? Ma de che? Io sono come Jessica Rabbit. Non sono cattivo, è che mi dipingono così“. Sono le parole del senatore di Italia Viva, Matteo Renzi, ospite di “Non stop news”, su Rtl 102.5.
E sottolinea: “Parliamoci chiaro: ma a chi interessa cosa accadrà il giorno dopo le elezioni in Calabria, Emilia Romagna e in Toscana? Vorrei fare un sondaggio e chiedere agli italiani se a loro interessa sapere chi saranno i consiglieri regionali in Emilia Romagna o sapere se riusciamo a eliminare quella follia della tassa sulle auto aziendali? Penso che l’80-90%, forse anche il 95% degli italiani potrebbe dire che gli interessa che non mettano le tasse. A me sta a cuore evitare che il governo aumenti le tasse. Abbiamo fatto una battaglia sull’aumento dell’Iva, ci hanno preso tutti per matti e alla fine l’abbiamo vinta – continua – Poi abbiamo fatto una battaglia sulla tassa sui cellulari e abbiamo tolto anche quella. Adesso c’è la battaglia sulla tassa sulle auto aziendali e, almeno leggendo i giornali di stamattina, sembra che abbiano eliminato anche questa tassa. Adesso il mio obiettivo è cercare di fare una cosa che non interessa moltissimo l’opinione pubblica: ridurre i costi degli interessi sul debito. Ora la mia priorità è fare un partito No Tax. Ci sono i No Tav, noi siamo i No Tax. Devo dire che ci hanno preso tutti in giro, ma alla fine non ci è andata male sulla questione della tassa sulle auto aziendali, no?”.
Renzi, infine, ribadisce la sua posizione sul caso ex Ilva: “Bisogna tenere aperta Ilva? Sì. Chi vuole chiuderla è pazzo perché significa mettere in ginocchio il Mezzogiorno. Io faccio di tutto, insieme a tutti gli altri, per tenere aperta l’Ilva, l’ho fatto da premier e lo faccio oggi. Non faccio le cordate, ma metto tutta la mia attività di parlamentare per tenerla aperta. Per farlo, però, bisogna che colui che ha preso l’impegno con lo Stato italiano li rispetti. Su Ilva ho un sogno, e cioè che si smettesse di litigare tra i partiti – prosegue – Siccome si tratta di 20mila persone, io sogno che, da Salvini a Zingaretti, da Di Maio a Italia Viva, da Berlusconi a Conte, tutti dicano che la priorità è salvare i posti di lavoro. Su questa roba qui non si litiga. Altrimenti la politica sembra noiosa come il wrestling, e non mi piace: fanno finta di picchiarsi e poi stanno tutti lì sempre i soliti. Il punto non è lo scudo penale, che peraltro è stato tolto da Di Maio e da Salvini e poi l’attuale governo l’ha rimesso. Ancelor Mittal se ne vuole andare e bisogna dirgli di no. Oggi o domani Conte lo incontrerà e il presidente del Consiglio deve avere il sostegno di tutti per dire ad Ancelor Mittal di non fare il furbo con gli operai“.