Dopo qualche mese dalla nascita del nuovo governo è doveroso fare qualche riflessione. Stando ai sondaggi, quasi tutti i partiti di governo perdono consensi. Infatti, mentre 5Stelle, Pd e Leu scendono nelle percentuali, l’unica formazione politica all’interno dell’esecutivo che cresce è Italia Viva. La Lega e gli altri partiti di opposizione, invece, continuano a crescere. Proviamo a capirne i motivi.
I 5Stelle sono oramai senza più un futuro chiaro. Hanno precedentemente mal governato con la Lega e ora come se nulla fosse sono al governo con lo storico nemico Pd. Luigi Di Maio è sempre più isolato, mal digerito dal Movimento e soprattutto dal gruppo parlamentare. Le ultime elezioni regionali in Umbria hanno poi segnato ancora una volta l’enorme emorragia di consensi.
Il Pd ora non ha più la solita scusa del cattivo Matteo Renzi. Su questo ormai si è fatta chiarezza definitiva. La vecchia ditta ha finito le attenuanti e non può più nascondersi dietro i vari muretti a secco. Sempre pronta a sparare sul Matteo sbagliato. Ora è ritornata quella che voleva essere, ossia la vecchia sinistra senza l’anima moderata e veramente riformista. Sulla inconsistenza politica di Leu, poi, neanche c’è bisogno di scrivere.
I gravi problemi dell’Ilva e la gestione politica del precedente governo ora rischiano di complicare ancora di più la vita all’esecutivo. Il tutto per le evidenti contraddizioni politiche che gioco forza emergono dopo le contrapposizioni forti e sostanziali degli ultimi anni.
Ricordiamolo: lo scopo del nuovo governo, sulla carta, era quello di evitare l’aumento dell’Iva e il caos istituzionale. In questo quadro politico il nuovo partito di Renzi prende sempre più consistenza e consensi trasversali. E grazie ad Italia Viva si stanno evitando ulteriori tasse e insensate imposizioni. Ma allora perché la Lega e Fratelli d’Italia crescono ancora? I motivi potrebbero essere tanti; proviamo a scrivere quelli più banali ma reali.
Diciamolo subito. I cittadini tendono a dimenticare in fretta. Buona parte dell’elettorato italiano ragiona con la pancia ed è molto volubile. Partiamo anche da un dato fondamentale, in Italia le percentuali di analfabetismo funzionale sono elevatissime, oltre il 47%. Ossia persone che hanno l’incapacità di comprendere, valutare e usare le informazioni nell’attuale società. Un dato enorme. Praticamente un italiano su due non è in grado di valutare le notizie e le informazioni che riceve. Insomma, ogni fake news viene presa per buona senza problemi.
E da qui si può capire il grande investimento da parte della Lega sui social e sulla vicinanza alla Russia. Un disegno politico molto più articolato e pericoloso di quello che apparentemente può sembrare. Una vera e propria manipolazione della realtà e della percezione della vita reale. In un quadro sociale e culturale così basso uno strumento così forte come i social può risultare devastante. Ed è proprio quello che sta accadendo. Il tutto mentre in questi anni il Pd non aveva di meglio da fare che concentrarsi sulle lotte interne a Matteo Renzi.
Il modo di fare politica è profondamente cambiato e deve essere fortemente analizzato e capito. A ciò si aggiunga anche il carattere del tipico italiano. Molto superficiale e poco propenso ad approfondire le notizie. Tutti allenatori, tutti costituzionalisti, tutti calciatori, tutti giuristi, tutti politici, tutti giornalisti. Insomma, tutti esperti di tutto e di niente. A tutto questo si aggiungano gli evidenti errori politici e strategici sia del Movimento 5Stelle che del Pd.
E allora che fare? Ci sono varie possibilità. Una poteva essere quella di andare al voto e lasciare agli italiani la scelta. Ed è sempre la soluzione migliore. I governi tecnici e quelli nati senza una reale unione politica sono destinati a produrre solo dissenso. Abbiamo visto cosa accade. Il Movimento 5Stelle nacque proprio dal dissenso cavalcato dopo Mario Monti e compagnia. E poi alla prova del governo i grillini si sono dimostrati incapaci e incompetenti. Insomma, forse gli italiani hanno sempre bisogno di provare sulle proprie tasche certi tipi di governi e di politici. E’ la nostra storia che ce lo ricorda.
L’altra soluzione sarebbe quella forse utopica. Che questo governo faccia per una volta qualcosa di veramente utile agli italiani. Tre anni restanti di silenzio e tanti fatti. Tre anni di politiche rivoluzionarie su tasse e lavoro. Investimenti mirati su crescita e ambiente. Riduzione massiccia di sprechi. Niente programmi televisivi, niente interviste su cavolate. Un governo chiuso a lavorare. Diversamente la storia si ripeterà.