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Parigi, prete ucciso in casa: “Soffocato con un crocifisso in gola”. Era stato denunciato per abusi su ragazzini. Arrestato un 19enne

Il giovane fermato dalla polizia ha disturbi psichiatrici e per il momento non è sicuro che abbia mai subito abusi. Il reverendo vittima dell'omicidio era stato sospeso dal vescovo per fatti che a livello penale risultavano prescritti

Un ex parroco francese, dal 2009 sospeso dai superiori con l’accusa di molestie su chierichetti, è stato trovato morto in casa lunedì scorso, soffocato da un crocifisso nella gola. Per l’omicidio è stato fermato un sospetto, di 19 anni, che non può al momento essere interrogato perché in stato di “alterazione e delirio“. Secondo fonti riportate da Le Parisien potrebbe essere legato alle accuse di abuso.

Ieri sera, decine di fedeli che a Froissy, in Picardia, a nord di Parigi, avevano partecipato alle messe celebrate per oltre 40 anni dal parroco, Roger Matassoli, si sono riuniti nella parrocchia per una veglia di preghiera. Nessuno di loro sospettava che il reverendo fosse stato sospeso per molestie e violenze sessuali, come certificato dal vescovo Jacques Benoit-Gonnin.

Il parroco era stato anche denunciato, ma i fatti – relativi a due ragazzini fra i 10 e i 14 anni – risultarono prescritti. Nulla lascia pensare che Alexandre, il diciannovenne arrestato e ricoverato in ospedale per disturbi psichiatrici, abbia subito abusi sessuali. Ma il parroco “era molto vicino alla famiglia“. L’inchiesta cerca di appurare se qualcuno, vicino ad Alexandre, possa essere stato vittima di violenze.