L’impressione è quella di stare a testa in giù e vedere il mondo completamente capovolto. Vince chi semina odio; chi diffonde la paura del diverso; chi mente a tutti, ma siccome lo fa da uno stabilimento balneare con un mojito in mano, da una sagra o dal salotto trash di qualche trasmissione tv, diventa “il capitano” a cui affidare le sorti del Paese in rovina.

Vince chi ruba 49 milioni di euro allo Stato, perché è stato bravo a far credere che il problema vero del Paese siano gli immigrati, i mussulmani che vogliono islamizzare l’Italia e i rom che occupano le case popolari (assegnate legalmente). Vince poi chi intrattiene rapporti con le organizzazioni criminali e spaccia la propria ricchezza e il proprio potere per una conquista personale, perché per il popolo italiano è sempre meglio essere furbetti che passare da coglioni.

Proprio per questo vince anche chi trova il modo più fantasioso per non pagare le tasse, perché chi è più bravo a evadere il fisco ha capito come funziona il mondo e non lo ferma più nessuno. Vince chi urla alle piazze la propria omofobia, spacciandola per amore per la famiglia e chi sostiene fermamente la propria cristianità avendo avuto una figlia senza aver mai contratto matrimonio. Vince chi strumentalizza fatti di cronaca a scopo politico o chi crea notizie false corredate da frasi ad effetto per plasmare l’opinione pubblica che puntualmente tifa per loro.

Vince chi insulta l’intelligenza delle persone e chi usa il proprio potere mediatico per promuovere la mediocrità, l’arrivismo e l’incompetenza, perché con sguardo lacrimevole giura di farlo “col cuore”. Vince chi lascia morire in mare uomini, donne e bambini, perché “prima gli italiani”e “aiutiamoli a casa loro”.

Perde tutto un Paese nel quale una donna di 89 anni, sopravvissuta all’Olocausto e alla deportazione ad Auschwitz, viene coperta di insulti razzisti sul web. Ma, quel che è peggio, ignorata dal centrodestra italiano per aver proposto l’istituzione di una Commissione contro l’antisemitismo, il razzismo e l’odio, proprio nell’aula simbolo della salvaguardia dei diritti dei cittadini: il Parlamento. Questa donna oggi è sotto scorta, proprio a causa delle minacce ricevute sul web. Lo ripeto perché sia chiaro: parliamo di una sopravvissuta alla Shoah di 89 anni.

Si può pensarla in tanti modi differenti, si può avere idee contrastanti e anzi, la diversità di pensiero è da considerarsi una ricchezza. Ma quando si perde l’umanità, la considerazione per l’altro e il rispetto per gli esseri umani in quanto tali, non c’è più speranza che tenga. L’unica possibilità è distruggere tutto e ricostruirlo da capo. Perdonateci figli, se potete.

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