Mentirono quando negarono di essersi prostituite con Silvio Berlusconi. Con quest’accusa la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per falsa testimonianza di quattro donne, durante il processo sulle escort portate fra il 2008 e il 2009 dall’imprenditore barese nelle residenze dell’allora presidente del Consiglio. Il pm Marco D’Agostino ipotizza il reato di falsa testimonianza nei confronti di Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone, Roberta Nigro, Barbara Montereale. E anche per Dino Mastromarco, ex autista di Gianpaolo Tarantini
L’udienza preliminare sarà fissata nei prossimi mesi, mentre proprio oggi si è tenuta un’altra udienza del processo nel quale Berlusconi è imputato per aver pagato Tarantini affinché mentisse ai pm che indagano sulle escort. Il procedimento per falsa testimonianza ha origine con la sentenza escort del 13 novembre 2015 (attualmente pendente in appello) che portò alla condanna di quattro imputati per reclutamento di prostitute, tra i quali Tarantini (condannato a 7 anni e 10 mesi di reclusione). Nella sentenza i giudici avevano disposto la trasmissione degli atti alla Procura per procedere nei confronti delle ragazze, per falsa testimonianza. I successivi accertamenti della magistratura barese – svolti incrociando le dichiarazioni al processo tra ottobre 2014 e maggio 2015 con quelle rese agli inquirenti dalle stesse donne nella fase delle indagini, e con il contenuto delle intercettazioni telefoniche, in particolare le conversazioni con Gianpaolo Tarantini – avrebbero confermato le presunte menzogne per le quali ora i cinque indagati rischiano un processo.