Don Michele Mottola fino a maggio era parroco a Trentola Ducenta, poi è stato sospeso dalla diocesi di Aversa che dopo avere ascoltato le registrazioni della minorenne aveva informato la Procura di Napoli Nord. La vicenda era stata affrontata anche da 'Le Iene'
Aveva filmato col telefonino gli incontri che avvenivano col prete nella canonica della parrocchia perché non voleva più subire abusi. Così una dodicenne ha fatto arrestare don Michele Mottola, parroco a Trentola Ducenta sospeso a maggio dalla diocesi di Aversa.
“Lasciami stare, non mi devi più toccare”, diceva la ragazzina nella registrazione, ma il prete le rispondeva: “È solo un gioco, non facciamo niente di male”. Parole che finite negli audio consegnati dai genitori della bimba nel maggio scorso ai poliziotti del Commissariato di Aversa e fatti ascoltare alla diocesi, che ha subito sospeso don Michele dal servizio, informando la Procura di Napoli Nord.
Nel frattempo gli investigatori della polizia guidati da Vincenzo Gallozzi hanno raccolto anche delle testimonianze. Il cerchio sulla ricostruzione della vicenda si è chiuso con l’incidente probatorio che ha messo vittima e carnefice uno di fronte all’altro; la coraggiosa bambina ha confermato che gli abusi andavano avanti da tempo, mentre don Michele si è difeso dicendo che la minore stava farneticando. Intanto i genitori della bimba si sono rivolti al programma tv Le Iene perché la vicenda emergesse in tutta la sua drammaticità.