Le parole di Fabio Volo non sono passate inosservate e sono state subito commentate da Andrea Vianello, direttore di Rai3 all'epoca dei fatti: "Ammetto, sono io il colpevole. Ho puntato su Diego Bianchi, su Makkox e company, e ne sono orgoglioso"
“Do fastidio perché puntualmente vendo un milione di copie per questo tutti mi aspettano al varco“. Fabio Volo si toglie qualche sassolino dalla scarpa e lo fa in un’intervista a Libero, a pochi giorni dall’uscita del suo ultimo romanzo, Una grande voglia di vivere. Lo scrittore ha ripercorso la sua carriera ricordando alcuni avvenimenti di cui ancora, dice, non riesce a darsi una spiegazione: “Quando feci il programma su Raitre Volo in diretta – prosegue Fabio Volo – scrissero che fu un flop. Mi sostituirono con Gazebo che faceva meno ascolti, ma nessuno ha più detto niente“, ha detto Volo riferendosi alla prima versione del programma condotto da Diego Bianchi e Marco D’Ambrosio ora in onda su La7 con il nome di “Propaganda Live“.
Le parole di Fabio Volo non sono passate inosservate e sono state subito commentate da Andrea Vianello, direttore di Rai3 all’epoca dei fatti (ha ricoperto quel ruolo dal 2013 al 2016): “In questa intervista a Libero di oggi – ha scritto su Twitter -, Fabio Volo si stupisce ancora oggi che il suo programma su Raitre venne sostituito da Gazebo senza motivo. Ammetto, sono io il colpevole. Ho puntato su Diego Bianchi, su Makkox e company, e ne sono orgoglioso. Mi sa che era un buon motivo. Eh, sì”.