“Ok Google, preparami un bel bagno caldo, sto tornando a casa”. Non si tratta di una scena presa da un film di fantascienza, ma di uno scenario che a breve potrà diventare realtà: Google infatti ha pubblicato nelle scorse ore tutta la documentazione tecnica che consentirà agli sviluppatori di integrare nuove funzioni a supporto dei dispositivi intelligenti per la stanza da bagno, sul sito ufficiale, qui e qui.

Nel recente passato infatti il colosso di Mountain View è stato criticato per essere poco competitivo rispetto alla controparte Amazon che con Alexa, integrata negli smart speaker Echo ma anche in numerosi prodotti di terze parti, è in grado di dialogare con un’enorme quantità di dispositivi intelligenti.

La risposta non si è fatta attendere molto dunque, e presto anche gli smart speaker equipaggiati con Google Assistant vedranno crescere le proprie potenzialità grazie all’integrazione con un maggior numero di dispositivi e soluzioni smart per la casa.

Il supporto per il momento riguarda in particolare rubinetti e vasche da bagno e consente all’utente un livello di controllo davvero elevato. L’assistente di Google infatti non si limiterà ad aprire e chiudere i nostri rubinetti, ma potrà anche riempire la vasca fino a un certo livello, o svuotarla, o erogare una precisa quantità d’acqua, se tali funzioni saranno supportate ovviamente.

Fino a poco tempo fa invece non solo il supporto ai dispositivi era decisamente meno esteso, ma laddove presente era anche più macchinoso, con Google Assistant che non dialogava direttamente con i dispositivi ma si interfacciava con servizi o app di terze parti. Negli ultimi mesi invece Google ha cominciato a lavorare seriamente per ridurre il gap con Amazon ed ha iniziato a introdurre il supporto a diverse categorie di prodotti smart, come robot lavapavimenti, microonde, docce, scaldabagno e altre ancora, a tutto vantaggio dei consumatori, le cui case diventeranno sempre più smart, efficienti e connesse.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

I3P del Politecnico di Torino: il primo incubatore pubblico del mondo

next
Articolo Successivo

Navi inaffondabili domani, grazie a una struttura metallica che respinge l’acqua

next