A un mese dalla firma dell'accordo con il governatore Vincenzo De Luca, l'Agenzia delle politiche attive fa sapere che "all’impegno sottoscritto e diffuso a mezzo stampa sui media non corrisponde la volontà fattuale di far partire le attività". Il vicepresidente Bonavitacola attacca: "Sconcertante e scorretto, tenta di scaricare su di noi inadempienze sue. Non ha ancora contrattualizzato le persone selezionate"
Salta l’accordo faticosamente raggiunto un mese fa tra Anpal e Regione Campania per l’assunzione di 471 navigator, dopo le proteste di chi aveva passato la selezione e lo sciopero della fame di quattro di loro. L’accordo raggiunto tra Anpal servizi e la Regione è stato annunciato dalla O almeno è quello che sostiene l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro ha annunciato di aver “appreso con rammarico e stupore che la giunta regionale della Campania non ha approvato la convenzione tra Anpal Servizi e Regione Campania che definiva le modalità di assistenza tecnica”. Ma il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola ha replicato poco dopo definendo “sconcertante e scorretto” il comunicato e sostenendo che la mancata approvazione da parte della Giunta Regionale è “un argomento del tutto privo di fondamento” e “la realtà è esattamente opposta. Anpal tenta artatamente di scaricare sulla Regione inadempienze esclusivamente sue“.
Da un lato, dunque, l’Agenzia guidata da Mimmo Parisi accusa: “Dobbiamo constatare che all’impegno sottoscritto e diffuso a mezzo stampa sui media non corrisponda la volontà fattuale del presidente De Luca di far partire le attività dei navigator in Regione Campania, che potrebbero essere avviate come avvenuto nelle altre 19 Regioni un attimo dopo la stipula della convenzione”. Questo nonostante “in questi 15 giorni abbiamo accolto le molteplici modifiche richieste dagli uffici regionali per favorire l’avvio delle attività”.
Dall’altro la Regione risponde che “disattendendo gli impegni assunti nella riunione del 17 ottobre scorso, ancora ad oggi Anpal non ha contrattualizzato i navigator per i quali ha fatto la selezione nazionale. Basta leggere la nota congiunta del 17 ottobre, che alleghiamo, per verificarne gli effettivi contenuti”. Il verbale sottoscritto, secondo Bonavitacola, “non prevede alcuna convenzione Regione-Anpal sulle modalità di utilizzo di personale nella esclusiva responsabilità di Anpal servizi. Ed infatti, nel corso dell’incontro il Presidente di Anpal aveva comunicato che si sarebbe proceduto alla contrattualizzazione immediatamente dopo il suo viaggio di lavoro negli Usa. Non sarà tollerato l’incomprensibile gioco a scaricare le responsabilità. Anpal ha fatto la selezione, Anpal ha il dovere di contrattualizzare i navigator. Tutto il resto sono diversivi per non assumersi responsabilità. Invitiamo i navigator a promuovere una iniziativa di lotta nei confronti di Anpal. Saremo al loro fianco per sostenerli in questa battaglia”.
La capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino ha commentato con una nota in cui sottolinea che il governatore De Luca “per quattro mesi, unico caso in Italia, ha negato un’opportunità a centinaia di laureati che hanno superato una selezione pubblica e trasparente per lavorare come Navigator. Ora, a 15 giorni dall’annuncio del ministro Provenzano, che ingenuamente aveva creduto di aver convinto il governatore del suo partito a firmare la convenzione che consente ad Anpal di assumere i Navigator, De Luca ha improvvisamente cambiato idea. E lo ha fatto dopo aver chiesto e ottenuto da Anpal oltre 60 modifiche alla convenzione originaria. Spieghi oggi il perché di questa assurda decisione, dopo i suoi stessi annunci in pompa magna e dopo che tutti, a partire dai ministri e dagli esponenti a ogni livello del Pd, gli hanno chiesto di smetterla una buona volta con un atteggiamento di assoluta irresponsabilità e sulle cui presunte ragioni ha cambiato più volte versione”.