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Roman Polanski, l’ex attrice Valentine Monnier lo accusa di stupro in una lettera a Le Parisien: “Mi ha violentata nella sua casa in montagna”

La donna ha raccontato al quotidiano francese di essere stata presa con la forza dal regista dopo aver rifiutato le sue avances. All'epoca dei fatti, nel 1975, aveva appena 18 anni. Alcuni testimoni, sentiti dai giornalisti, hanno confermato la sua versione

Lo ha reso pubblico con una lettera al quotidiano Le Parisien, dopo 44 anni dall’accaduto: “Nel 1975 sono stata violentata da Roman Polanski“. A scriverlo è l’ex modella e attrice francese, Valentine Monnier, che così lancia una nuova accusa di stupro nei confronti del regista. Nel testo pubblicato dal quotidiano transalpino, la donna afferma anche di aver parlato di questo episodio anche con Brigitte Macron, con il ministro della Cultura francese, Franck Riester, e con quello delle Pari opportunità, Marlène Schiappa.

La donna sostiene di aver preso la decisione di rompere il silenzio dopo l’uscita del nuovo film di Polanski, J’accuse, perché non sopportava che il regista si paragonasse ad Alfred Dreyfus, ebreo vittima del famoso affaire che scosse la politica francese e mostrò al mondo la piaga dell’antisemitismo crescente nella società francese del XIX secolo. I giornalisti di Le Parisien hanno cercato e, secondo quanto viene riportato, trovato conferme del racconto fornito dall’ex modella. “È tollerabile, con il pretesto di un film, sentir dire J’accuse a colui che ti ha marchiato per sempre mentre a te, vittima, è vietato accusarlo?”, si chiede la donna nella missiva. Ma la risposta dei legali del regista non si è fatta attendere: “Contestiamo fermamente qualsiasi accusa di violenza sessuale”.

La donna inizia poi una ricostruzione del suo rapporto con Polanski al tempo: “Non avevo alcun legame con lui, né personale né professionale, lo conoscevo appena – continua – Fu di una violenza estrema, dopo una discesa con gli sci, nel suo chalet a Gstaad, in Svizzera. Mi aggredì, mi riempì di botte, poi mi violentò facendomi subire di tutto. Avevo appena compiuto 18 anni“. Una violenza che, secondo il racconto, è arrivata dopo un iniziale rifiuto della ragazza di fronte alle avances del regista.

Dopo lo stupro, secondo al ricostruzione, Polanski è scoppiato in lacrime scusandosi per ciò che aveva appena fatto. La giovane è fuggita rifugiandosi da un vicino del regista che ha confermato la versione dell’ex attrice: “Valentine Monnier arrivò da me sconvolta, e mi pare di ricordare che avesse un livido sulla guancia – ha raccontato – Mi disse di essere stata violentata da Polanski”. Monnier è la quinta donna ad accusare Polanski di violenza sessuale.