Diciotto anni e molte speranze di diventare un grande campione con la conquista del primo titolo Atp. Arriva da San Candido (Bolzano) , Jannik Sinner il vincitore della Next Gen Finals. Il giovane tennista italiano ha battuto in tre set l’australiano Alex De Minaur. In teoria un avversario proibitivo in considerazione della classifica e della carriera. De Minaur infatti ha nel carnet tre titoli Atp in stagione (Sydney, Atlanta e Zhuhai).
Ed è stata Milano, all’Allianz Cloud, che ha potuto applaudire il numero 95 del mondo che con un tennis brillante ha annullato il ventenne australiano numero 18 del mondo. Alla fine sul tabellone c’era un 3-0 frutto di un doppio 4-2 e di un secco 4-1. Grazie anche a buoni turni di servizio. E così l’azzurrino ha chiuso il match, lasciando solo cinque giochi all’avversario che ha resistito poco più di un’ora. Prima di arrivare a disputare l’ultimo match, Sinner aveva battuto Tiafoe, Ymer, Humber e Kecmanovic.
Per gli esperti è nata una stella e il talento purissimo darà grandi soddisfazioni. E così l’azzurrino, allenato da Riccardo Piatti, aggiunge la perla più preziosa ad una stagione che anche senza trionfo si sarebbe potuta definire strepitosa. Sinner, partito fuori dai primi 500 del ranking mondiale, ha bruciato le tappe. Stupendo tutti, ha raggiunto la prima semifinale Atp ad Anversa il mese scorso dopo essersi aggiudicato due titoli challenger (Bergamo e Lexington), vinto il suo primo match in un Masters 1000 (Roma) e preso parte al suo primo main draw Slam (Us Open). Ma il diamante azzurro non ha alcuna intenzione di accontentarsi, e di fermarsi. Milano ha salutato il primo titolo di un probabile campionissimo. E il precedente è beneaugurante: nell’allora Palalido, 18 anni fa, a sollevare il trofeo fu un certo Roger Federer.