La commissione Finanze della Camera ha riammesso l’emendamento al decreto fisco che chiede di tagliare l’Iva sugli assorbenti dal 22 al 10 per cento. L’emendamento, a prima firma Laura Boldrini, è stato presentato da 32 deputate di maggioranza e opposizione. Mercoledì era stato dichiarato inammissibile ma è stato ripescato in occasione della presentazione dei ricorsi dopo il vaglio di ammissibilità. Il testo è atteso nell’Aula di Montecitorio il 25 novembre. Va convertito entro Natale.

E’ stato riammesso anche l’emendamento del deputato Cinque Stelle Nunzio Angiola che prevede bonus fino a 250 euro per l’acquisto di airbag per le moto e motorini e quello a firma Riccardo Magi (+Europa) che chiede l’introduzione di un’esenzione dall’Iva per reagenti e apparecchiature destinati alla ricerca scientifica nel campo delle biotecnologie se acquistati dalle università, dagli enti pubblici di ricerca, dagli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e dagli enti di ricerca privati senza finalità di lucro. Non rientrano invece le proposte di Forza Italia e di Italia viva di reintrodurre lo scudo “da responsabilità penale e amministrativa per le condotte di attuazione del Piano ambientale di Ilva“.

“Siamo molto contenti che siano stati riammessi alcuni emendamenti a firma Pd al dl fiscale dedicati ai territori terremotati, famiglie in difficoltà e imprese”, riferisce il capogruppo democratico in commissione Finanze e relatore al decreto, Gian Mario Fragomeli. “In particolare – oltre all’emendamento Boldrini per tagliare l’Iva sugli assorbenti – sono stati riammessi l’emendamento De Maria che prevede un nuovo piano di ammortamenti per i comuni terremotati dell’Emilia Romagna, un emendamento di Alessia Rotta che prevede la proroga dei termini per la presentazione delle agevolazioni fiscali per le imprese della zona franca di Genova“. Fragomeli ricorda anche “la riammissione dell’emendamento Mancini secondo cui chi ha perso la casa durante il periodo di crisi economica perché impossibilitato a pagare il mutuo potrà riacquistarla facendo un nuovo mutuo con la stessa banca al prezzo ribassata d’asta” e “l’emendamento Topo che prevede incentivi e contributi alle imprese attraverso Cassa Depositi e Prestiti“. Infine, “da segnalare tre emendamenti del Pd, a firma Zardini, Gariglio, Mancini, che prevedono il fondo per la mobilità sostenibile, il bike sharing, e due milioni di euro destinati al trasporto merci per via fluviale. Da ultimo ma non meno importante la Tari per i Comuni”.

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