Lo spagnolo 5 volte campione del mondo conferma il suo ritiro a fine stagione. Nei mesi scorsi è stato protagonista di molte cadute, l'ultima gli ha provocato la frattura di una vertebra: "La verità è che la strada è stata così in salita che non ho trovato la motivazione e la pazienza per scalare questa montagna"
Jorge Lorenzo, 5 volte campione del mondo, dice addio alla MotoGp. Il pilota ha convocato una conferenza stampa straordinaria al Ricardo Tormo di Valencia dove domenica si correrà l’ultima gara del Motomondialei n cui ha annunciato la volontà di ritirarsi: “Ci sono quattro giorni speciali per un pilota: quando debutti, quando vinci la tua prima gara, quando vinci il primo Mondiale e poi quando annunci il tuo ritiro. Quel giorno è arrivato per me. Come potete immaginare, è molto difficile per me, ma sono qui per annunciare che sarà l’ultima gara in MotoGp qui a Valencia. Poi andrò in pensione come pilota professionista”. Nato nel 1987, il campione di Palma di Maiorca, in carriera ha conquistato 5 titoli mondiali tra 250 (2006 e 2007) e MotoGp (2010, 2012 e 2015) in 17 anni di attività. Lorenzo, che ha corso con Derbi, Aprilia, Yamaha, Ducati e Honda, ha conquistato 68 vittorie e 152 podi.
Lo spagnolo lascia a 32 anni, dopo aver segnato un’epoca della MotoGp: è stata protagonista del duello tutto interno alla Yamaha con Valentino Rossi e poi delle battaglie con Casey Stoner nel frattempo passato alla Honda. Infine è stato l’ultimo pilota in grado di vincere il titolo durante l’era dominata da Marc Marquez, in quella discussa stagione 2015 in cui proprio Marquez fu protagonista di una serie di schermaglie con Valentino Rossi che di fatto impedirono al Dottore di conservare la prima posizione nel Mondiale. Forse una maledizione per lo stesso Lorenzo che dopo quella stagione non è stato più in grado di rimanere costantemente ad alti livelli, fino al triste epilogo odierno.
Le sue parole in conferenza stampa
Al suo fianco in conferenza stampa Carmelo Ezpeleta, l’amministratore delegato della Dorna. Di fronte presenti tutti i piloti del paddock. “Gli anni in Yamaha sono stati i più belli della mia carriera”, ha raccontato lo spagnolo. Poi il passaggio in Ducati, le tante difficoltà fino alla prima vittoria: “La gara al Mugello è stata una grande soddisfazione”. Proprio nel momento in cui nasceva il felling con la Rossa di Borgo Panigale, la decisione di cambiare di nuovo e scegliere la Honda: “Non ho potuto essere nelle condizioni fisiche normali per essere veloce non ho mai sentito la moto adatta per il mio modo di correre”, ha spiegato Lorenzo.
“Ma non ho mai perso la pazienza, ho continuato a lavorare con il tempo, ho aspettato – ha continuato Lorenzo – Poi ho visto un po’ di luce alla fine del tunnel ma ho avuto un brutto incidente a Montmelò e dopo qualche giorno un’altra caduta”. Sono state molte le cadute in stagione, fino a quella più rovinosa, il 30 giugno scorso durante il Gran Premio di Assen, in Olanda: trasportato via in ambulanza, il pilota è stato costretto a saltare alcune gare per la frattura di una vertebra. “Mentre rotolavo sull’asfalto ho pensato: ne vale davvero la pena dopo tutto quello che ho avuto continuare a soffrire? Sono tornato a casa e ho deciso di provarci ancora, non volevo prendere così in fretta la decisione”, ha aggiunto Lorenzo.
“La verità è che la strada è stata così in salita che non ho trovato la motivazione e la pazienza per scalare questa montagna. Era diventato impossibile trovare ancora le motivazioni giuste, l’obiettivo non era realizzabile in poco tempo. Mi dispiace per Honda, soprattutto per Puig, che è la persona che mi ha dato la grande opportunità in Honda”, ha concluso il pilota accompagnato dagli applausi e dalla standing ovation di colleghi e amici presenti alla conferenza stampa.