La Federcalcio di Pechino ha accettato la richiesta e si è scusata con i tifosi. Poi ha fatto sapere che verrà "ripensata a fondo e riorganizzata la nazionale maschile". L'ex ct Azzurro: "Se i giocatori in campo hanno paura, non mostrano voglia di lottare, coraggio, desiderio è colpa mia"
La sconfitta per 2 a 1 contro la Siria ha convinto il ct della Cina, Marcello Lippi, a rassegnare le dimissioni. Nel post partita, l’ex commissario campione del mondo Azzurro ha annunciato che non rimarrà alla guida della nazionale asiatica, dopo la débâcle subita sul campo neutro di Dubai nel match valido per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2022 in Qatar: “So che devo prendermi tutte le responsabilità. Da oggi non sono più il ct della Cina. Saluto e ringrazio tutti”, ha dichiarato l’allenatore viareggino.
Lippi si assume tutte le responsabilità della sconfitta, anche se non risparmia critiche anche alla squadra: “Se i giocatori in campo hanno paura, non mostrano voglia di lottare, coraggio, desiderio, la responsabilità è dell’allenatore e per questo motivo mi dimetto”.
La classifica del gruppo A vede dopo quattro giornate la Siria in testa a quota 12 a +5 sulla Cina, raggiunta dalle Filippine al secondo posto. Dopo che Lippi ha annunciato le sue dimissioni, secondo quanto riporta la stampa cinese, la Federcalcio di Pechino ha accettato la richiesta e si è scusata con i tifosi. Poi ha fatto sapere che verrà “ripensata a fondo e riorganizzata la nazionale maschile”.