La donna è stata contattata dal 29enne su un sito d'incontri per adulti. Una volta entrato nell'abitazione, l'uomo l'ha minacciata con un coltello e violentata. Solo alle 9 del mattino è riuscita a chiedere aiuto ai vicini di casa e a denunciare l'accaduto ai Carabinieri
È stata violentata per 11 ore consecutive. Dalle 22 del 3 novembre alle 9 del giorno dopo, quando, uscendo di casa barcollando, è riuscita a chiedere aiuto ai vicini. Tutto era iniziato su Internet, dove un uomo di 29 anni ha contattato la 70enne su un sito di incontri per adulti. Dopo aver concordato una prestazione sessuale, l’uomo si è presentato all’appartamento della donna in zona Arco della Pace, a Milano. Qui il 29enne ha messo in atto il suo piano: ha spento i cellulari della donna, l’ha presa a pugni in faccia e minacciata con un coltello per poi violentarla per ore. Solo la mattina successiva la donna è riuscita a chiedere aiuto e a sporgere denuncia, facendo scattate le indagini.
I Carabinieri di Milano Duomo, insieme alla squadra Mobile di Lodi, sono riusciti a risalire all’identità dell’aggressore: Daniele Corona, domiciliato a Dovera, in provincia di Cremona, ma residente a Lodi, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e sequestro di persona. Per gli investigatori si tratta di un violentatore seriale: Corona è indagato per altri tre episodi con lo stesso modus operandi.
Il primo in ordine di tempo risale al maggio scorso, quando una 55enne lodigiana aveva denunciato alla polizia di Lodi di essere stata segregata per un’intera notte in un motel nel Lodigiano dal 29enne sotto la minaccia di un coltello e mentre lui assumeva cocaina.
Il secondo è stato denunciato a Dovera, nel cremonese, nei primi giorni di novembre di quest’anno, quando una ragazza rumena era stata soccorsa da alcuni amici ai quali ha detto di essere stata quasi violentata da Corona. In questa occasione i Carabinieri non hanno potuto procedere con l’arresto in quanto l’autorità giudiziaria non ha riconosciuto la flagranza di reato.
Il terzo episodio risale alla notte tra il 12 e il 13 novembre scorso, quando una prostituta colombiana di 52 anni che aveva ricevuto Corona in casa in un quartiere residenziale di Lodi aveva richiesto l’intervento di una volante sostenendo di aver subito un tentativo di rapina da parte di un cliente che si era presentato senza soldi.