Mercoledì verso mezzanotte il fratello dell'uomo, un impiegato di 66 anni, non avendo sue notizie da ore ha allertato i carabinieri che, giunti sul posto, hanno trovato i tre corpi senza vita
Prima ha ucciso la moglie e la figlia con il suo fucile da caccia e poi ha rivolto l’arma verso di sé e si è tolto la vita. È quanto accaduto mercoledì a Orvieto, in un’abitazione in vico Sant’Antonio, nel centro storico: secondo una prima ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto, un impiegato di 66 anni ha impugnato l’arma, regolarmente detenuta, e ha sparato prima alla figlia di 35 anni e poi alla moglie di 67 anni, cogliendole di sorpresa. I loro corpi sono stati trovati in cucina e in uno stanzino. Infine, in un’altra stanza, l’uomo ha rivolto il fucile contro sé stesso e si è tolto la vita.
A dare l’allarme è stato il fratello del 66enne che, non avendo sue notizie da alcune ore, verso la mezzanotte di mercoledì ha allertato i carabinieri. Insieme ai militari si è quindi recato in casa scoprendo quanto successo. Le indagini, coordinate della Procura di Terni, sono ancora in corso: resta da capire il movente e l’esatta dinamica dell’accaduto. Gli inquirenti, per ora, ipotizzano che l’uomo abbia agito d’impulso.