Così ha deciso il giudice dell'udienza preliminare del capoluogo della Tuscia condannando Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci, rispettivamente a 3 anni e 2 anni e 10 con rito abbreviato, quindi con sconto di un terzo della pena. Il gup ha anche disposto un risarcimento di 40mila euro in favore della vittima
Furono loro a violentare una donna di 36 anni nel pub Old Manners di Viterbo. Così ha deciso il giudice dell’udienza preliminare del capoluogo della Tuscia condannando Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci, rispettivamente a 3 anni e 2 anni e 10 con rito abbreviato, quindi con sconto di un terzo della pena. Il gup ha anche disposto un risarcimento di 40mila euro in favore della vittima da parte dei due, all’epoca militanti di Casapound.
Dal 13 settembre i due erano agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. L’accusa era di aver fatto ubriacare la donna, di averla picchiata fino a farle perdere i sensi, di averla violentata per ore, prima l’uno e poi l’altro, riprendendo la scena con i telefonini. Agli atti dell’inchiesta ci sono tre video e quattro foto con l’orrore della violenza: “Le immagini sono agghiaccianti – hanno più volte ripetuto gli investigatori – una violenza continua e ripetuta”.
In base alla ricostruzione contenuta nell’ordinanza firmata dal gip, la donna “intorno alle 23 dell’11 aprile, dopo avere consumato una birra al bancone, si era seduta al tavolo per ordinare una pizza intrattenendosi a conversare con i due ragazzi che nel prosieguo l’avevano invitata a seguirli per continuare a bere gratuitamente nell’altro pub di loro proprietà”. L’Old Manners, un locale che è registrato come associazione sportiva ma in realtà è considerato uno dei luoghi di ritrovo di Casapound, di cui i due avevano le chiavi.
Dopo avere bevuto un superalcolico, la donna aveva subito la violenza dopo essere stata colpita con un pugno al volto sferrato da uno dei due che le ha causato una sorta di ‘black out’, “tale da offuscare ogni ricordo di quanto verificatosi”, al punto che la donna non ha saputo spiegare “neppure come fosse tornata nella sua abitazione”, dove si era “svegliata il mattino seguente completamente vestita e dolorante”.
In realtà all’alba i due l’avevano lasciata sotto la sua abitazione, minacciandola di non parlare e poi sono tornati a dormire come se nulla fosse accaduto. Le immagini della violenza nei giorni successivi erano state inviate da Licci ad almeno due chat di Whatsapp, così come emerge dall’ordinanza cautelare. All’epoca Chirizzozzi, 19 anni, era consigliere comunale di Vallerano, eletto con il movimento di estrema destra alle elezioni del 2018 prese il 21%, circa 300 voti.
Ha anche dei precedenti: un’aggressione ad un ragazzino di sinistra, con il suo capogruppo ed ex candidato a sindaco, perché su Facebook aveva fatto ironia su un manifesto del movimento, un Daspo da 3 anni rimediato da ultrà della Viterbese, la ‘cacciata’ dal Blocco studentesco perché “troppo violento”. Per Lecci, 21 anni, solo attacchinaggi e banchetti. Entrambi erano stati allontanati dal movimento dopo l’ordinanza di custodia cautelare.