“Siamo come una nave che sta a galla perché il mare è tranquillo. Se i mercati tornano ad agitarsi, noi siamo i primi a essere colpiti”. Così Carlo Cottarelli, che ha presentato il suo libro “Pachidermi e pappagalli. Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere”, un testo che cerca di spiegare come le notizie false, gli slogan politici o la propaganda dei leader italiani e internazionali, ci impediscano di capire quali sono le vere problematiche che affliggono i sistemi economici moderni. “Cerco di parlare alla testa in maniera semplice, ma spesso è molto difficile. Non è semplice spiegare le cose da fare per migliorare il Paese”.

Il professor Cottarelli elenca, durante la presentazione, le cause che stanno contribuendo a mantenere la nostra economia in stagnazione: dalle riforme strutturali alle inefficienze dell’amministrazione pubblica e dell’apparato burocratico, passando per il carico fiscale elevato e la troppa corruzione. Poi si sofferma a parlare di alcuni grandi temi fiscali. Da quota 100, che secondo l’economista non andrebbe confermata una volta giunta alla naturale scadenza, alla manovra economica, che sostanzialmente non cambia il carico fiscale sulle famiglie italiane. Quanto al pronostico sulla durata del governo invece non si sbilancia: “Come elettore cerco di capire quando andremo alle elezioni. Molti pensano che capiterà presto, ma anche ad Agosto non ci aspettavamo che il passato Governo sarebbe caduto. Durante la presentazione, si lascia poi andare ad una battuta: “Come mi disse un signore ad un convegno, la situazione non è facile, siamo in un cul de sac, ma per uscirne ci vuole un sac de…”.
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