La Rai ha subito un tentativo di frode informatica. È quanto apprende l’Adnkronos spiegando che tutto sarebbe accaduto in primavera, ad aprile. Il tentativo è stato immediatamente denunciato alle autorità competenti e ora il problema sarebbe stato risolto e viale Mazzini è protetta.
La vicenda è venuta alla luce, spiega l’agenzia di stampa, parlando con fonti della tv pubblica in occasione della violazione del conto bancario del conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, che sabato aveva spiegato di aver subito il furto di “account aziendali, cellulare, email, dati anagrafici, indirizzo” e di aver saputo che gli hacker “hanno agito da un Paese dell’ Est europeo”.
Non solo: essendo Ranucci il responsabile della trasmissione è contestualmente anche il terminale di tutte le informazioni più sensibili. Sulla sua mail, spiegano le fonti della security, viaggiano file audiovisivi, copioni, inchieste che sono in preparazione, che stanno per andare in onda, documenti legali, testi sensibili. Tutte informazioni, inclusi i numeri telefonici delle fonti e ogni altro numero che potrebbero rendere più vulnerabile un’inchiesta giornalistica.
Per quanto riguarda il tentativo di violazione del sistema Rai non è ancora chiaro se per frode si intenda che c’è stato un tentativo di furto di dati aziendali, se sono stati usati account Rai per altri scopi e se la violazione ai danni di Ranucci c’entri qualcosa.