Asia Argento ha querelato il giornalista di Novella 2000 Carlo Mondonico e, tramite il suo avvocato, ha chiesto durante il processo per lui la condanna per diffamazione a un anno e otto mesi di carcere, senza la possibilità di conversione in pena pecuniaria e senza il beneficio della sospensione condizionale della pena (solitamente concessa entro i 2 anni). A dare la notizia è Il Corriere della Sera, spiegando che nel mirino dell’attrice figlia di Dario Argento c’è un articolo a firma di Mondonico del 12 settembre 2013 dal titolo “Asia Argento ubriaca di Max Gazzè”, in cui si fanno allusioni a doppio senso tipo “ubriaca d’amore”, “cenetta ad alto tasso alcolico”, “vinello sempre al seguito”, “susseguirsi di baci e brindisi”, ritenute dall’attrice e regista diffamatorie nei suoi confronti.
La vicenda è in discussione al Tribunale di Bergamo che dovrebbe pronunciarsi a riguardo: nel 2015 era stato il pm Massimo Meroni a chiedere il rinvio a giudizio di Carlo Mondonico, ora il viceprocuratore onorario ha formulato in udienza la richiesta di condanna a un anno e otto mesi di carcere. Una richiesta che, come riporta il quotidiano di via Solferino, risulta non solo spropositata ma anche in contrasto con quanto stabilito dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che, prima nel 2013 e poi ancora nel 2019, ha condannato l’Italia per aver punito con il carcere i giornalisti Maurizio Belpietro e Alessandro Sallusti, colpevoli di diffamazione. Per i giudici di Strasburgo infatti, è ingerenza spropositata di un Stato rispetto al diritto alla libertà di espressione, a meno che i giornalisti non siano responsabili di discorsi di odio o di incitamento alla violenza.