Fedez, anche se a Disneyland Paris con la sua famiglia, ha voluto ritagliarsi qualche minuto per tornare sulle vicende a lui care e che ha difeso con le unghie e con i denti anche in televisione. In particolare l’artista si è detto soddisfatto per l’esito della sentenza del processo “Cucchi Bis” che ha visto i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, ritenuti responsabili del pestaggio che causò il decesso del geometra romano. La condanna è stata di 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale.
“Era il 2014, il mio interlocutore era l’Onorevole Giovanardi – scrive Fedez – Cinque anni dopo quella discussione in tv, nonostante diversi tentativi di depistaggio, è stata finalmente fatta giustizia. Il merito è solo della determinazione della famiglia di Stefano, che ha dovuto combattere contro le istituzioni, i mestieranti della politica ed un certo tipo di giornalismo”.
E poi l’accordo: “La famiglia di Federico Aldrovandi non è stata così ‘fortunata’, quando ha dovuto assistere alla lettura di una condanna di soltanto tre anni e sei mesi (che sono stati poi ulteriormente ridotti con l’indulto) per gli assassini di loro figlio per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi, una sentenza che ha sostanzialmente legittimato un pestaggio che ha portato allo schiacciamento dei testicoli di Federico, con i manganelli che si erano addirittura rotti, tanta era stata la violenza dei colpi. Il mio pensiero oggi va alla famiglia di Federico”.