Chiamavano le vittime riferendo che un loro parente stretto era in stato di fermo dopo un incidente stradale ed era necessario un pagamento in contanti o in oro per la sua liberazione
Contattavano al telefono le loro vittime, tutte anziane, fingendosi avvocati o investigatori. Una volta presentati comunicavano che un parente stretto si trovava in stato di fermo perché responsabile di un incidente stradale e lo convincevano a pagare una somma di denaro in contanti o a consegnare gioielli in oro per la liberazione del famigliare. Quindi si presentavano a casa della vittima per ritirare i contanti e l’oro.
Così agiva la banda criminale smantellata dai carabinieri del comando provinciale di Milano. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale su richiesta della Procura, nei confronti di 5 persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di truffa aggravata ai danno di persone anziane. Nel corso dell’operazione, i militari hanno potuto confermare 23 episodi di truffa, di cui 18 a Milano e 5 a Torino, per un valore di 260mila euro.
L’operazione rientra tra la più ampia attività investigativa dei carabinieri scattata nel 2015 per combattere l’aumento delle truffe. Le indagini, che avevano richiesto una task force, avevano portato a dei primi arresti lo scorso 8 novembre quando l’operazione “Condor” aveva eseguito 51 misure cautelari, emesse dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, e svelato una macro associazione criminale. Associazione di cui fanno parte anche gli arrestati di lunedì mattina: i cinque destinatari delle recenti misure cautelari, infatti, spesso portavano l’oro sottratto a Napoli per poi rivenderlo in Nord Italia. Altre arresti erano poi scattati nel 2018: anno in cui il gip del tribunale di Milano aveva emesso 14 provvedimenti cautelari nei confronti di 25 persone responsabili di ben 129 delitti.