La plastic tax colpirà dal prossimo 1 aprile – salvo modifiche preannunciate in queste ore – la plastica contenuta nei manufatti con singolo impiego, in sigla Macsi. In pratica tutti gli imballaggi in plastica. Quindi saranno tassati innanzitutto i prodotti monouso che vanno sotto la categoria “imballaggi primari“, come le bottigliette, i sacchetti, le vaschette in polietilene, le buste dell’insalata, ma anche il contenitore del latte o quelli per i detersivi. Ma anche quelli “secondari”, cioè i dispositivi realizzati “con l’impiego, anche parziale, di materie plastiche che consentono la chiusura, la commercializzazione o la presentazione” dei Macsi “o dei manufatti costituiti interamente da materiali diversi dalle stesse materie plastiche”: si parla quindi, ad esempio, della confezione che avvolge le bottiglie d’acqua e delle etichette che accompagnano molti alimenti. Tassati, infine, anche gli “imballaggi terziari”, come il packaging per consegnare gli elettrodomestici, le pellicole in plastica estendibile, il polistirolo. L’imposta invece “non è dovuta sui Macsi che risultino compostabili in conformità alla norma UNI EN 13432”. Escluse, inoltre, le siringhe, perché rientrano tra “i dispositivi medici classificati” e altri oggetti in plastica, considerati “beni durevoli”, perché riutilizzabili, come le taniche e i contenitori per oggetti.

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