Il corpo senza vita è stato trovato lunedì pomeriggio da un suo amico. Secondo le agenzia stampa si tratterebbe di suicidio. Nel 2004 aveva collaborato con la Dda di Catanzaro nell'operazione "Decollo", l'inchiesta che portò a centinaia di arresti per narcotraffico tra Colombia, Venezuela, Australia e diverse regioni d'Italia
È stato trovato morto lunedì pomeriggio nella sua casa in provincia di Vibo Valentia Bruno Fuduli, 57 anni, ex collaboratore di giustizia ed ex infiltrato dei carabinieri dei Ros di Catanzaro. Secondo le agenzie stampa si tratterebbe di suicidio. Dopo la sua collaborazione con le forze dell’ordine era entrato nel programma di protezione per poi uscirne di sua spontanea volontà perché, come aveva detto in più occasioni, si sentiva abbandonato dallo Stato. Il suo corpo senza vita è stato trovato, come riporta il Corriere della Calabria e La Repubblica, da un suo amico.
Fuduli contribuì da infiltrato alla lotta contro il narcotraffico internazionale: nel 2004 grazie alla sua collaborazione la Dda di Catanzaro mise a segno l’operazione “Decollo”, l’inchiesta che portò a centinaia di arresti tra Colombia, Venezuela, Australia e diverse regioni d’Italia. L’ex collaboratore di giustizia, tuttavia, finì sul banco degli imputati dopo l’operazione “Overing”. La sua fabbrica di marmi per anni, secondo come riportato da La Repubblica, era stato il punto di incontro dei narcotrafficanti più importanti della Colombia: i blocchi di marmo fatti sbarcare nel porto di Gioia Tauro nascondevano tonnellate di cocaina. Nonostante una richiesta di condanna di 15 anni, lo scorso anno il processo si concluse con l’assoluzione.