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Checco Zalone, ecco il manifesto dell’attesissimo nuovo film Tolo Tolo

Il contrasto tra realtà e surrealtà zaloniana si presenta già malinconico, efficace e ovviamente comico fin dal primo frame disponibile. Un manifesto un tantino più elaborato rispetto al faccione di Zalone apparso nel poster di Quo Vado o alla terrificante locandina di Che bella giornata

Un Checco Zalone da sfilata di moda, un po’ Jep Gambardella e un po’ Louis Vitton, quello che appare nella locandina ufficiale di Tolo Tolo, creata da Dioniso Beatrice. Il film diretto e interpretato dall’attore pugliese che uscirà nelle sale italiane il 1 gennaio 2020 ha finalmente un suo manifesto. Da un lato, appunto, Zalone, in occhiali da sole, bermuda bianche, camicia firmata, mocassini di lusso e soprattutto borsello di pelle; dall’altro il solito camion sovraccarico di bagagli, casse e cassoni, immagine tipo del continente africano desertico povero e alla deriva. Il contrasto tra realtà e surrealtà zaloniana si presenta già malinconico, efficace e ovviamente comico fin dal primo frame disponibile. Un manifesto un tantino più elaborato rispetto al faccione di Zalone apparso nel poster di Quo Vado o alla terrificante locandina di Che bella giornata, con Zalone seduto in un praticello con sole che splende didascalicamente all’orizzonte. Una grossa novità rispetto ai precedenti successi di Zalone è che non avremo più Gennaro Nunziante alla regia ma il comico stesso a dirigere, coadiuvato da Paolo Virzì alla sceneggiatura. Produce sempre Taodue di Pietro Valsecchi. Set in Italia (Roma, Bari, Trieste), Malta, Marocco e Kenya. L’attesa per un nuovo record di incassi italiani sembra servita, anche se il piatto ricco pre Zalone (in dicembre escono Ficarra e Picone con Il primo natale e il Pinocchio di Garrone, oltre all’ultimo capitolo di Star Wars) potrebbe saziare parzialmente il pubblico.