Sub iudice anche le leggi di Bilancio di Belgio, Francia, Spagna, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. Tuttavia "nessun documento programmatico mostra una non conformità particolarmente grave ai requisiti del patto di stabilità". Sarà il nuovo esecutivo guidato dalla von der Leyen a esprimersi sulla richiesta di uno spazio di manovra di 3,6 miliardi per "eventi imprevisti“. Mef: "Soddisfazione, progressi superiori alla maggior parte degli altri Paesi"
Come preannunciato dal responsabile uscente degli Affari monetari Pierre Moscovici, la Commissione europea ha dato un sostanziale via libera alla manovra italiana per il 2020, nonostante per Bruxelles come comunicato ad ottobre ci siano “rischi di non rispetto del Patto di stabilità“. La legge di Bilancio potrebbe portare “ad una deviazione significativa dal cammino verso il rispetto dell’obiettivo di medio termine“, conferma la Commissione nella sua opinione. Questo a prescindere dall’impatto del piano straordinario di manutenzione contro il rischio di dissesto idrogeologico per il quale Roma ha chiesto flessibilità per lo 0,2% del pil, circa 3,6 miliardi. Inoltre persiste il rischio di “non rispetto del benchmark di riduzione del debito” – che secondo la Commissione nel 2020 arriverà al 136,8% del pil – cosa che vale anche per Belgio, Spagna e Francia. Per questo la Commissione “invita le autorità ad adottare le necessarie misure per assicurare che il budget 2020 sia in linea con il Patto di stabilità e ad utilizzare gli introiti imprevisti per accelerare la riduzione del debito/pil.
L’esecutivo europeo tornerà a valutare i conti pubblici in primavera, dunque dopo il passaggio di consegne che porterà all’insediamento di Ursula von der Leyen. Sempre in primavera la nuova Commissione darà il giudizio definitivo sulla richiesta di flessibilità. “La decisione della Commissione Europea di dare il via libera al Draft Budgetary Plan e quindi alla legge di bilancio viene accolta con soddisfazione“, commentano fonti del ministero dell’Economia, sostenendo che “la Commissione, come emerge dalla tabella 2 dell’Overall Assessment, valuta i progressi fatti dall’Italia nell’attuazione delle raccomandazioni del Consiglio Europeo superiori a quelli di gran parte degli altri Paesi membri”. Nella tabella il giudizio su Roma è “some progress“, mentre per gran parte degli altri Stati la Commissione riporta” “Limited progress“.
Gli sforzi necessari per rispettare le regole “non diciamo che vanno fatti subito, rivaluteremo la situazione durante l’anno, e la prossima sessione è in primavera”, ha spiegato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis a chi gli chiedeva se l’Italia dovesse cambiare subito la manovra. “Se avessimo visto una deviazione grave dalle regole, come l’anno scorso, avremmo chiesto subito una bozza di legge di bilancio aggiornata, ma non è questo il caso ora”.
Anche i Documenti programmatici di Bilancio di Belgio, Francia, Spagna, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia presentano secondo Bruxelles un “rischio di non conformità con il patto di stabilità”. Tuttavia, la Commissione sottolinea che “nessun documento programmatico di bilancio per il 2020 mostra una non conformità particolarmente grave ai requisiti del patto di stabilità”. Tutti i Paesi che “hanno un debito pubblico elevato” sono invitati “a perseguire politiche di bilancio prudenti, e coloro che hanno dei margini di bilancio a usarli per aumentare gli investimenti” ha ribadito Moscovici.