Secondo l’accusa, Fatima ha incitato i suoi familiari, la madre e il padre, entrambi morti, e la sorella Marianna (condannata con rito abbreviato) a partire per la Siria, come "reclutatrice" che ha aderito al programma criminale dello Stato Islamico
La Cassazione ha confermato la condanna a 9 anni per terrorismo a Maria Giulia ‘Fatima’ Sergio, la giovane considerata la prima foreign fighter italiana, partita per unirsi al Califfato nel 2014, senza farvi ritorno. Dove potrebbe ancora trovarsi, anche se la sorella Marianna, nei giorni scorsi, ha detto, però, che potrebbe anche essere già morta. I genitori Sergio Sergio e Assunta Buonofiglio invece, arrestati nell’ambito dell’inchiesta, sono entrambi deceduti.
Con la condanna a 9 anni la Cassazione ha così respinto il ricorso presentato per conto suo e di altri quattro imputati: tra i quali il marito, l’albanese Aldo Kobuzi (condannato a 10 anni), e la ‘maestra indottrinatrice’, Haik Bushra (condannata a 9 anni), cittadina canadese. Secondo l’accusa, Fatima ha incitato i suoi familiari, la madre e il padre, entrambi morti, e la sorella Marianna (condannata con rito abbreviato) a partire per la Siria, come “reclutatrice” che ha aderito al programma criminale dello Stato Islamico. Fatima e Kobuzi erano partiti per andare a combattere con le milizie dell’Isis nell’autunno del 2014 e di loro si sono perse le tracce: non si sa se siano vivi o meno.